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Crioterapia o acido salicilico per le verruche?
Pubblicato da dzamperini in data 30/01/2013 00:00
Medicina Clinica In uno studio randomizzato in aperto non si sono riscontrate differenze in termini di efficacia tra crioterapia e acido salicilico nel trattamento delle verruche.

In questo studio multicentrico in aperto, randomizzato, sono stati reclutati 240 pazienti (età > 12 anni) che avevano una verruca che, a parere del medico, era possibile trattare con acido salicilico o crioterapia.

I partecipanti sono stati trattati con crioterapia (nitrogeno liquido applicato da un medico) oppure con acido salicilico al 50% (autosomministrato) per un periodo massimo di 12 settimane.
Non si sono evidenziate differenze per l'endopoint primario (scomparsa completa della verruca a 12 settimane) tra i due gruppi, neppure quando i risultati sono stati analizzati sulla base dell'età del paziente, delle sue preferenze o del tempo di scomparsa delle verruche.
Diciannove partecipanti hanno riportato 28 eventi avversi (14 per gruppo), con due eventi avversi non gravi nel gruppo crioterapia.
La crioterapia è risultata associata a costi più elevati.
Gli autori concludono che non ci sono differenze di efficacia tra acido salicilico e crioterapia sia a 12 settimane che a 6 mesi.
 
Fonte:
Cockayne S, Curran M, Denby G, et al. EVerT: cryotherapy versus salicylic acid for the treatment of verrucae - a randomised controlled trial. Health Technol Assess. 2011 Sep;15:1-170.
BMJ 2011; 342:d3271 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21652750
 
Commento di Renato Rossi
Le comuni verruche sono una manifestazione dermatologica che il medico pratico vede molto frequentemente. Sono dovute al papillomavirus e si localizzano più spesso nelle aree sottoposte a traumi anche minimi come le mani e i piedi.

I risultati dello studio di Cockayne e coll. rivestono quindi un interesse particolare perchè permettono al medico di consigliare in prima battuta un trattamento a base di acido salicilico che il paziente può tranquillamente eseguire al proprio domicilio, con risparmio di tempo e di costi.

Gli autori ricordano che già in altri studi si è visto l'equivalenza delle due opzioni di trattamento. Va sottolineato, però, che nello studio sono state impiegate concentrazioni di acido salicilico maggiori di quanto di solito si usa.
La crioterapia potrebbe essere riservata ai pazienti che la preferiscono oppure in seconda battuta se l'acido salicilico fallisce.
Un altro dato da sottolineare è la percentuale di partecipanti che mostrava una risoluzione completa delle verruche a 12 settimane: abbastanza bassa con entrambi i trattamenti. Di questo è utile avvisare il paziente, per non creare aspettative esagerate. Gli autori dello studio ricordano, comunque, che in studi precendenti la percentuale di guargione con le due metodiche andava dal 30% al 60%, forse a causa delle diversa popolazione arruolata.
 
Altri trattamenti usati sono l'immunoterapia di contatto (dinitroclorobenzene) e la terapia fotodinamica.
Ricordiamo inoltre che esiste la possibilità di una crioterapia effettuata dal paziente stesso con preparati in libera vendita a base di una miscela di dimetiletiletere e propano. Sarebbero interessanti lavori di confronto fra le varie metodiche disponibili.
E' bene, in ogni caso, informare il paziente che con il tempo le verruche tendono a guarire spontaneamente: circa due casi su tre si risolvono entro 2 anni.
 
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