Antidepressivi e rischio di convulsioni
Data:
Argomento: Medicina Clinica


Una ricerca ha evidenziato che gli antidepressivi sono collegati ad un aumentato rischio di convulsioni di prima insorgenza, in pazienti trattati per la depressione.


Una nuova ricerca ha dimostrato che gli antidepressivi, compresi gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione di serotonina e norepinefrina (SNRI), sono collegati ad un aumentato rischio di convulsioni di prima insorgenza, in pazienti trattati per la depressione. I risultati di uno studio condotto all’Università di Basilea, in Svizzera, hanno dimostrato, infatti, che, ad eccezione degli antidepressivi triciclici (TCA), l’uso di antidepressivi in pazienti depressi era associato ad un maggior rischio di convulsioni, rispetto al non-uso. Il rischio stimato variava tra i vari antidepressivi e dipendeva dal tempo di terapia, dalla dose e dal sesso.
I risultati sono stati presentati al 23.mo Congresso della European Psychiatric Association (EPA).
Secondo i ricercatori, era già noto che la overdose di antidepressivi induceva convulsioni, ma i ricercatori hanno voluto esaminare se dosi terapeutiche fossero associate allo sviluppo di prima insorgenza di convulsioni in pazienti trattati per la depressione. È stato condotto uno studio retrospettivo di follow-up con un’analisi caso-controllo nidificata, utilizzando i dati del UK-based Clinical Practice Research Datalink, che comprende 8.7 milioni di pazienti della medicina generale, dal 1980. I dati comprendono caratteristiche demografiche, stili di vita, diagnosi mediche, prescrizioni di farmaci, ricoveri ospedalieri e valori di laboratorio, lo studio abbracciava il periodo 1998-2012.
Risultati:
Di 151.005 pazienti con diagnosi di depressione durante tale periodo, 619 avevano avuto una prima convulsione. Il tasso di incidenza delle convulsioni tendeva ad essere più alto negli utilizzatori di SSRI, SNRI o altri antidepressivi (mirtazapina, bupropione, reboxetina, e trazodone), rispetto agli utilizzatori di TCA.
La mancanza di aumento di rischio con l’uso di TCA ha provocato stupore e si sono tenute ampie discussioni, nel corso del congresso, poiché per lungo tempo si è creduto che questa classe di farmaci portasse convulsioni.
 
La dr.ssa Birgit Völlm, professore di psichiatria all’Università di Nottingham (UK) ha attribuito il risultato alla dose effetto, in quanto lo studio, a suo parere, ha riguardato a dosaggi di TCA bassi, non terapeutici, ed ha suggerito che i ricercatori si riferiscano a dosi più elevate.
Ma, ha aggiunto che anche farmaci come gli SSRI, commercializzati come molto sicuri, a ben guardare, non lo sono, potendo causare convulsioni ad un dosaggio più alto dei TCA.
Questi farmaci sono associati anche ad altri effetti avversi, quali le emorragie digestive, per cui, è molto importante che vengano fatti studi come questo per chiarire cosa è sicuro e cosa non lo è.
 
Fonte:
 
European Psychiatric Association (EPA) 23rd Congress. Abstract 0186. Presented March 29, 2015.
 
 
A cura di Patrizia Iaccarino
 





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