Toccare una donna non consenziente, anche alle caviglie, è reato
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Argomento: Pensieri e opinioni professionali


Il valore di molestia sessuale di un singolo gesto va ricavato dal contesto e dalle modalita’ con cui si effettua, per cui anche gesti solitamente innocenti possono acquistare valore di reato

Un uomo che aveva toccato le caviglie di una donna e’ stato condannato per tentata violenza sessuale.
Malgrado l’ imputato si fosse difeso sostenendo che il toccamento di una caviglia non puo' considerarsi atto di intrusione nella sfera sessuale altrui perche' questa zona del corpo non e' qualificata come erogena, tale tesi non era stata accolta dai Giudici di merito.

La Cassazione ha confermato le decisioni dei primi giudici, (sentenza 26766) e la condanna a otto mesi di reclusione in quanto, per la Corte, si era trattato di un chiaro approccio di tipo sessuale.

Tale atto, secondo la Corte, era un atto "prodromico a piu' approfonditi contatti fisici" in quanto la donna era stata sorpresa con "insidiosa rapidità".

I fatti (l'uomo aveva seguito la donna fin sotto l'abitazione del suo finanzato dopo un pedinamento, accompagnato da fischi, richiami e apprezzamenti,e quindi l'aveva afferrata per le caviglie).
La decisa reazione della donna faceva desistere l'aggressore e richiamava l'attenzione di un poliziotto che prontamente interveniva sul posto arrestando l’ importuno.

Era evidente, secondo la Corte, che tale comportamento fosse un chiaro approccio sessuale prodromico a piu' approfonditi contatti fisici, laddove la vittima non si fosse opposta.

Per questi motivi la condanna veniva confermata.

DZ
fonte: studiocataldi.it







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