Illecito il rapporto sessuale senza consenso, neanche con la moglie
Data:
Argomento: Normative di interesse sanitario




Per la Cassazione, il lecito compimento del rapporto sessuale non può prescindere dal consenso costante di entrambe le parti coinvolte, anche se coniugate. 


Il legame matrimoniale non è idoneo di per sé a giustificare le pretese sessuali di un coniuge nei confronti dell'altro se quest'ultimo non vi acconsente "non esistendo, in particolare, alcun diritto potestativo del marito al soddisfacimento dei propri istinti sessuali".(Cass 46051/2018)

I fatti: 
un uomo era stato condannato a una pena di 2 anni e 6 mesi per aver costretto in più occasioni la moglie a subire atti sessuali contro la sua volontà, minacciandola e picchiandola in caso di rifiuto.


La vicenda
La Corte, dichiarando l'inammissibilità del ricorso dell' uomo, ha in particolare confermato la sentenza con il quale lo stesso era stato condannato alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione e per aver tentato in un'occasione di costringerla di nuovo non riuscendovi solo per il pronto intervento delle figlie.

L'imputato, nel corso del giudizio, aveva tentato invano di negare gli addebiti a suo carico accusando senza scrupoli i familiari, tra i cui una figlia gravemente malata.

La Cassazione, chiamata in causa, confermava la condanna e negava anche le attenuanti generiche dato che le gravi modalità con le quali l'uomo si era comportato nei confronti della moglie "attestavano l'esistenza di un dolo particolarmente intenso e la mancanza del più elementare senso di rispetto della dignità della persona e della donna in particolare, usata come strumento di piacere".

La condanna veniva quindi integralmente confermata.

Daniele Zamperini






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