Un ampio studio osservazionale francese suggerisce che la profilassi antibiotica durante procedure dentali in soggetti con protesi valvolari cardiache non comporta benefici sostanziali rispetto alla non profilassi.
Le linee guida hanno ridotto le indicazioni alla profilassi antibiotica durante procedure dentarie [1,2,3].
Uno studio osservazionale di coorte ha valutato quali sono gli effetti della profilassi antibiotica durante interventi dentali in soggetti portatori di protevi valvolari cardiache.
Si tratta di uno studio eseguito in Francia, molto esteso, che ha preso in esame soggetti di almeno 18 anni che erano stato sottoposti ad intervento con impianto di protesi valvolari cardiache fra il 2008 e il 2014.
In tutto si tratta di poco meno 140.000 soggetti, la metà dei quali era stata sottoposta ad una o più procedure dentali. Circa la metà di questi aveva avuto una procedura dentale invasiva.
Si è visto che in questi pazienti la non esecuzione di profilassi antibiotica comportava un aumento del rischio di endocardite del 57% rispetto ai soggetti che non avevano mai avuto una procedura dentale. Tale aumento, però, non risultava statisticamente significativo.
Per i pazienti che avevano ricevuto una profilassi antibiotica si evidenziava una riduzione del rischio di endocardite del 17%, anche in questa caso il dato non era statisticamente significativo.
In conclusione lo studio ha dimostrato che l'incidenza di endocardite era simile sia nei pazienti che avevano effettuato una profilassi antibiotica sia in quelli che non l'avevano effettuata.
Che dire?
Lo studio è di tipo osservazionale, con i ben noti limiti che questo comporta.
Tuttavia suggerisce che la profilassi antibiotica nei pazienti con protesi valvolari cardiache che si sottopongono a procedure dentali comporta pochi avntaggi, almeno del punto di vista della significatività statistica.
D'altra parte già uno studio del 2011, già recensito da questa testata [3], aveva dimostrato che la diminuzione delle prescrizioni per la profilassi dell'endocardite infettiva in Inghilterra durante cure dentarie non aveva comportato un aumento dei ricoveri e dei decessi dovuti alla malattia.
D'altra parte è stato dimostrato che una batteriemia transitoria si verifica non solo
durante cure dentali ma anche in seguito a pratiche quotidiane come lavarsi i denti, usare il filo interdentale o lo stuzzicadenti o anche solo masticare il cibo [2].
E ovviamente nessuno pensa di far effettuare una profilassi antibiotica tutte le volte che un paziente con protesi valvare cardiaca usa lo spazzolino o il filo interdentale.
Renato Rossi
Bibliografia
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3844
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3302
3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5250
4. Tubiana S et al. Dental procedures, antibiotic prophylaxis, and endocarditis amomg people vith prosthetic heart valves: Nationwide population based cphort study and a case crossover study. BMJ 2017 Sep 7; 358: J 3776.