Stress e cuore
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Argomento: Medicina Clinica




   Un ampio studio osservazionale svedese suggerisce che vi è una forte associazione tra eventi stressanti e malattie cardio-cerebrovascolari.


 Gli eventi stressanti sono associati ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari.
Lo suggerisce uno studio svedese in cui sono stati analizzati oltre 136000 soggetti di un registro nazionale ai quali era stato diagnosticato un disordine da stress (inclusi lo stress prost-traumatico e la reazione acuta da stress). Questi soggetti sono stati paragonati a oltre 171000 fratelli senza patologie da stress e a quasi 1400000 controlli scelti fra la popolazione generale. 
Durante un follow up di 27 anni (dal 1987 al 2013) si è evidenziato che, nei soggetti del registro rispetto ai loro fratelli, lo stress risultava associato ad un aumento degli eventi cardiovascolari (cardiopatia ischemica, patologie cerebrovascolari, embolie o trombosi, aritmie, scompenso cardiaco, decessi da cause cardiovascolari): HR 1,64 (95%CI 1,45-1,84). 
Un aumento anche più evidente si è evidenziato quando i soggetti arruolati nel registro venivano paragonati alla coorte della popolazione generale: HR 1,71 (95%CI 1,59-1,83).
Gli autori concludono che gli eventi stressanti sono associati ad un evidente aumento del rischio di varie patologie cardiovascolari, indipendentemente dalla familiarità e da altri fattori come l'anamnesi di malattie sia fisiche che psichiche.

Che dire? 
Che lo stress possa essere dannoso per l'apparato cardiovascolare è opinione diffusa. Ora questo studio durato ben 27 anni suggerisce che effettivamente è così. Si tratta ovviamente di uno studio osservazionale con i noti limiti. Tuttavia la conclusione appare molto plausibile.
Ma come può lo stress influire negativamente sull'apparato cardiovascolare? Un probabile meccanismo d'azione è la reazionae adrenergica che lo stress può scatenare, ma non è escluso che si abbia anche un aumento dell'infiammazione che, come è noto, è un fattore nocivo per cuore e vasi.
Rimane da stabilire come si possa intervenire per ridurre il rischio in soggetti sottoposti ad eventi stressanti. Naturalmente identificare e trattare i fattori di rischio noti è ovvio (fumo, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, etc.). Se altri interventi siano efficaci rimane oggetto di ricerca.

Renato Rossi

Bibliografia
Song H et al. Stress related disorders and risk of cardiovascular disease: population based, sibling controlled cohort study. BMJ 2019 Apr 10; 365: I1255.







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