Coronavirus, aceinibitori e sartani: lo stato dell'arte
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Argomento: Medicina Clinica





 Non esistono prove che l'uso di aceinibitori e sartani faciliti l'infezione da coronavirus.


Per entrare nelle cellule e infettare un paziente il SARS-CoV 2 usa il recettore ACE2, in modo analogo al SARS-CoV 1. 

Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (aceinibitori) e i blocccanti il recettore dell'angiotensina II (ARBs o sartani) provocano un aumento dei recettori ACE2 e 
questo ha portato ad ipotizzare che questi farmaci possano facilitare l'infezione e/o peggiorarne la prognosi [1].

Altri hanno suggerito al contrario una potenziale azione protettiva di questi farmaci basandosi su alcuni studi effettuati in animali. In questi studi si è visto che aceinibitori e sartani potrebbero ridurre le gravi complicanze polmonari da coronavirus. Non esistono però studi sull'uomo [2].

I media hanno dato ampio risalto a questa notizia e molti pazienti in trattamento con aceinibitori o ARB si sono chiesti se sia il caso di sospendere il trattamento e il rischio è che molti lo facciano senza consultare il medico curante.

La Società Europea di Cardiologia (ESC) in un documento rimarca che al momento non esistono dati per poter affermare che aceinibitori e sartani facilitino l'infezione da coronavirus per cui raccomandano fortemente che i pazienti che assumono questi farmaci (i cui benefici sono ben noti) non sospendano il trattamento [2].

Un documento analogo [3] è stato pubblicato da tre Società Cardiologiche USA (American Heart Association, American College of Cardiology e Heart Failure Society of America).

Anche le raccomandazioni espresse dall'AIFA, dalla Società dell'Ipertensione Arteriosa, dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e dalla Società Italiana di Farmacologia esprimono gli stessi concetti.

La conclusione è semplice: i pazienti devono ricercare notizie affidabili facendo riferimento alle fonti ufficiali sanitarie e ai siti delle maggiori Società scientifiche 
internazionali, valutando sempre con molta attenzione qaunto trovano sul web o quanto viene pubblicato dai media generalisti.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Sommerstein R. Rapid response to: Preventing a covid-19 ACE inhibitors as a potential risk factor for fatal Covid-19. BMJ http://www.bmj.com/content/368/bmj.m810/rr-2

2. de Simone G on the behalf of the Nucleus Members. Position Statement of the ESC Council on Hypertension on ACE-Inhibitors and Angiotensin Receptor Blocker. Pubblicato il 13 marzo 2020.

3. Patients taking ACE-I and ARBs who contract COVID-19 should continue treatment, unless otherwise advised by their physician. Statement from the American Heart Association, the Heart failure Society of America and the American College of cardiology. Pubblicato il 19 marzo 2020.







Questo Articolo proviene da Scienza e Professione - (Daniele Zamperini Medico)
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