Ancora su steroidi e Coronavirus
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Argomento: Medicina Clinica




  In uno studio brasiliano il metilprednisolone non ha ridotto la mortalità in pazienti ricoverati per sospetta COVID-19.


Gli autori di questo studio randomizzato, controllato versus placebo, hanno arruolato 416 pazienti (età > 18 anni) ricoverati per sospetta COVID-19 a Manaus (Brasile).

I partecipanti sono stati trattati con metilprednisolone per via endovenosa (0,5 mg/kg) oppure con placebo, per due volte al giorno per 5 giorni.
Una infezione da SARS-CoV-2 venne confermata nell'81,3% dei casi.


L'endpoint primario era la mortalità a 28 giorni.

Si è evidenziato che la mortalità non differiva tra i due gruppi, tuttavia risultava inferiore nei soggetti con età > 60 anni (analisi per sottogruppi).

Come era da aspettarsi nel gruppo trattato con metilprednisolone risultò maggiore la necessità di usare insulina.

Come si spiegano questi risultati con quelli del RECOVERY trial?

Anzitutto va osservato che in quest'ultimo era arruolato un maggior numero di pazienti. Inoltre nel RECOVERY lo steroide veniva usato per 10 giorni. 
E' possibile che le caratteristiche cliniche dei pazienti nei due studi fossero diverse e questo può aver influito sui risultati. Inoltre nel RECOVERY la mortalità risultava ridotta nei pazienti in ventilazione meccanica e nei pazienti con necessità di ossigeno ma non in quelli che non avevano bisogno di un supporto respiratorio.
Va notato, infine, che la riduzione della mortalità osservata nel presente studio nei soggetti con età > 60 anni deriva da una analisi per sottogruppi, per cui questo risultato deve essere interpretato con prudenza.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Jeronimo CMP et al. Methylprednisolone as Adjunctive Therapy for Patients Hospitalized With COVID-19 (Metcovid): A Randomised, Double-Blind, Phase IIb, Placebo-Controlled Trial. Clin Infect Dis. 2020 Aug 12.

3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7422







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