L’amnesia globale transitoria (AGT) episodica, vissuta come esperienza drammatica, rappresenta
nella maggior parte dei pazienti, una condizione del tutto benigna caratterizzata da un basso tasso di recidiva. È indispensabile tranquillizzare il paziente ed i suoi familiari dove ove necessario si può suggerire un adeguato supporto psicologico.
I fatti:
Il paziente giunge in ambulatorio il lunedì lamentando
di aver “perso”ogni ricordo di ciò che aveva fatto la mattina precedente.
Più precisamente riferisce di ricordare di aver concordato, con i soci del
proprio sodalizio sportivo, un giro in bicicletta del subappennino Dauno ma di
tale impegnativo percorso, della durata di circa 4-5 ore, non vi era alcuna traccia nella sua memoria.
Il paziente dopo essersi sincerato, con
gli amici, di aver effettivamente partecipato a tale escursione si rivolgeva,
in preda a comprensibile agitazione, al medico di famiglia.
Nulla di
rilevante all’ Anamnesi Fisiologica.
Non abitudini tabagiche, non assume alcool. Svolge
regolarmente attività sportiva amatoriale (ciclismo)
Iperteso in trattamento (un po’ “allegro” per facili dimenticanze) con
Ace-inibitori e calcioantagonisti.
L’ esame obiettivo risultava
sostanzialmente negativo, per cui si
riteneva non necessaria l’ospedalizzazione
del paziente, tuttavia si programmava un approfondimento diagnostico
ematochimico e strumentale.
■ Routine ematochimica: negativa fatto salvo per il
riscontro, ininfluente, di VES 1°h: 20 (vn <12).
■ ABPM: valori sistolici nella norma nelle 24h, elevato
carico pressorio diastolico nelle 24h (valori
medi nelle 24h: 120/87), … fisiologico calo pressorio nelle ore notturne
(dipper). Stante tale referto
si esortava il paziente ad una più attenta e costante assunzione
della terapia antipertensiva.
■ Visita cardiologica + ECG: EOC: ndr. Ecg: ritmo sinusale FC 80
bpm, buon compenso emodinamico.
■ Ecocolordoppler TSA: ndr.
■ TAC encefalo con e senza mdc :“..non focali patologiche impregnazioni di mdc in ambito
encefalico, alcune minute ipodensità di verosimile significato ischemico
lacunare nella profondità di entrambi gli emisferi cerebrali. ….”.
Alla luce di tale referto si introduceva, in terapia, ASA 100 mg 1 cp die.
Si richiedeva una consulenza neurologica ed esame eeg.
■ Visita neurologica + Eeg: EON:no deficit focali. Eeg: tracciato
nei limiti fisiologici. Conclusioni: episodio di amnesia globale transitoria
(AGT), continui terapia in atto, si consiglia RMN encefalo senza mdc.
■ RMN encefalo senza mdc: “…non si rilevano
modificazioni morfostrutturali …in particolare non vi sono lesioni di tipo
ischemico…”
A conclusione dell’iter diagnostico, si rinviava il paziente dallo specialista
neurologo che, presa visione del referto della RMN e riscontrato un perdurare
della negatività dell’obiettività neurologica, rimarcava la diagnosi di amnesia
globale transitoria (ATG) e consigliava adeguato apporto idrico e calorico
prima degli esercizi fisici.
Commento
L’AGT colpisce pazienti tra i 40 e gli 80 anni di età, con maggior
incidenza in pazienti di età > 50 anni. L’esatta fisiopatologia dell’AGT non
è nota e, di volta in volta, sono stati evocati vari fattori come: ischemia focale, emicrania, fenomeni epilettici, anomalie del
flusso venoso.
Attualmente i dati clinici, epidemiologici e di neuroimaging suggeriscono, per
la genesi dell’AGT cause multifattoriali, ad eziologia non vascolare.
Criteri diagnostici e
diagnosi differenziale
La diagnosi di AGT può essere formulata se risultano soddisfatti i
criteri diagnostici di Hodges-Warlow (Nota 1) e/o Hodges-Caplan (Nota 2).
La diagnosi differenziale dell’ AGT si pone nei confronti di attacchi ischemici
transitori, infarto nel territorio dell’arteria coroidea anteriore, disturbi
psichiatrici quali episodi dissociativi, fughe psicogene, episodi acuti di
depressione, ecc… .
Ulteriori patologie meritevoli di diagnosi differenziale sono elencate in Nota
3
Diagnostica strumentale
La diagnosi strumentale si basa essenzialmente su metodiche di
neuroimaging: risonanza magnetica (RM), Pet, Spect, TC.
I dati rilevati nei diversi studi sono
risultati non univoci e molti casi non hanno messo in evidenza alterazioni.
Conclusioni
L’AGT episodica, pur vissuta come esperienza drammatica,
rappresenta nella maggior parte dei
pazienti una condizione del tutto benigna caratterizzata da un basso tasso di
recidiva.
È opportuno rimarcare che l’AGT non è
predittiva di ictus. Studi retrospettivi hanno dimostrato che il rischio di ictus
in soggetti che hanno riportato un episodio di AGT è simile a quello della
popolazione generale e, comunque, è sicuramente minore rispetto a pazienti con
TIA documentato (attualmente si sta affermando la tendenza a
considerare i TIA come ictus di lieve entita’) Nota 4
È indispensabile, pertanto, tranquillizzare il
paziente ed i suoi familiari tramite opportune delucidazioni e rassicurazioni;
dove ove necessario si può suggerire un adeguato supporto psicologico.
Per quanto la RM non abbia confermato le lesioni ischemiche agli emisferi
cerebrali, evidenziate con la TAC con mdc, stante la storia di ipertensione e
l’età del paziente, si è ritenuto opportuno far proseguire la terapia
antiaggregante instaurata.
Per ultimo, pur condividendo con il Collega neurologo i suggerimenti impartiti
al paziente circa una corretta alimentazione ed idratazione prima dell’impegno
sportivo, ci sentiamo di dissentire da questi quando ipotizza in una
disidratazione e/o in una ipoglicemia la causa dell’amnesia lamentata dal
paziente.
Ciò sia alla luce di quanto esposto sia in quanto non si sono manifestati tutti
gli altri sintomi tipici di tali evenienze: astenia, tachicardia, ipotensione,
torpore, stato confusionale, atassia, ecc... (sintomi che, se presenti,
avrebbero
portato comunque all’esclusione di una diagnosi di amnesia globale transitoria).
NOTE:
1)
Amnesia
globale transitoria: criteri diagnostici secondo Hodges e Warlow
•Gli attacchi devono essere
obiettivati da un osservatore attento
• L’attacco deve essere caratterizzato da una chiara amnesia
anterograda
• Non obnubilamento della coscienza e/o perdita dell’identità
personale durante l’attacco,
il deterioramentocognitivo deve essere
limitato alla amnesia
• Assenza di sintomi neurologici (afasia, aprassia, ecc.) di
accompagnamento sia durante che dopo l’attacco
• Assenza di segni di natura epilettica
• Durata degli attacchi <24 h
• Assenza, nell’anamnesi, di trauma cranico recente o epilessia
attiva
2) Amnesia
globale transitoria: criteri diagnostici secondo Hodges e Caplanw
•
Presenza di amnesia anterograda, testimoniata da un osservatore
• Assenza di obnubilamento della coscienza o perdita dell’identità
personale
• Compromissione cognitiva limitata ad amnesia
• Nessun segno focale neurologico o epilettico
• Assenza di storia recente di trauma cranico o crisi epilettiche
• Risoluzione dei sintomi entro 24 ore
• Eventuale presenza di sintomivegetativi lievi (cefalea, nausea,
vertigini)
3) Diagnosi
differenziale dell’amnesia globale transitoria
•
Infezione cerebrale
• Crisi parziale complessa prolungata o stato epilettico non
convulsivo
• Amnesia epilettica transitoria
• Trauma cranico/contusione
• Amnesia psicogena
• Ictus che coinvolge l’ippocampo e il talamo
• Intossicazioni e assunzione di farmaci
4) http://www.scienzaeprofessione.it/public/nuke/modules.php?name=News&file=article&sid=2373
Leonida
Iannantuoni
Stella Vitarelli
M.D. Medicinae Doctor - Anno XXI numero 4