Eventi avversi della biopsia prostatica
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Argomento: Medicina Clinica


 La biopsia prostatica transrettale è un esame che può essere gravato da effetti collaterali come dolore, emorragie ed infezioni.

 Abbiamo molte volte scritto circa le problematiche legate allo screening del cancro prostatico.

Le criticità principali derivano dalle seguenti considerazioni:
1) gli RCT fino a questo momento disponibili hanno fornito risultati contrastanti circa l'utilità dello screening nel ridurre la mortalità totale e quella da cancro prostatico
2) esistono molti casi di neoplasia prostatica che sono istologicamente maligni ma hanno un comportamento indolente per cui lo screening può portare a trattare casi che non sarebbero mai venuti clinicamente alla luce.
 
Pertanto le linee guida, in generale, raccomandano di fornire al paziente informazioni complete circa benefici e rischi dello screening onde favorire una decisione consapevole.
 
Nel bilancio dei rischi bisogna mettere anche gli eventuali eventi avversi che possono derivare dalla biopsia prostatica che, di fronte ad aumenti del PSA, spesso è l'unico esame che permette di confermare o escludere la presenza di una neoplasia.
 
In uno studio di coorte su 1.147 pazienti (età media 62 anni) sottoposti a biopsia prostatica transrettale ecoguidata si è visto che il dolore dopo la procedura veniva riferito nel 44% dei casi, il sanguinamento urinario nel 66%, quello rettale nel 37%, mentre la presenza di sangue nello sperma veniva riferita dal 93% dei partecipanti.
Altri sintomi possibili erano febbre e brividi.
Quasi un soggetto su cinque ritenava che ripetere la biopsia sarebbe stato un problema [1].
Anche se è possibile ridurre la percentuale di pazienti sottoposti a biopsie prostatiche inutili grazie al cosiddetto Prostate Health Index, va detto che questa strategia presenta dei limiti di cui ci siamo già occupati in un'occasione precedente [2].
Perciò è importante che il medico ricordi al paziente, quando discute circa l'opportunità o meno di sottoporsi a screening con PSA, che la biopsia prostatica non è un esame innocuo e che sono possibili effetti collaterali di una qualche rilevanza.

Renato Rossi

Referenze
1. Rosario DJ et al. Short term outcomes of prostate biopsy in men tested for cancer by prostate specific antigen: prospective evaluation within ProtecT study.
BMJ. 2012 Jan 21;344:d7894. doi: 10.1136/bmj.d7894.
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5406

Commento di Luca Puccetti
Benchè non citato tra gli eventi avversi è non infrequente osservare dopo una biopsia prostatica una ritenzione urinaria acuta.
Tale evenienza si verifca tanto più facilmente quanto più è grande la prostata e quanto maggiori sono i prelievi biopstici poichè si determinano un edema e delle soffusioni emorragiche intraprostatiche che possono causare un'ostruzione urinaria acuta.
Inoltre non è infrequente il determinarsi di deficit erettili postbioptici che, solitamente, hanno una durata limitata a qualche settimana.





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