Trattare l'ipotiroidismo subclinico riduce i problemi cardiaci
Data:
Argomento: Medicina Clinica


Secondo uno studio osservazionale il trattamento con levotiroxina dell'ipotiroidismo subclinico risulta associato a una riduzione degli eventi ischemici cardicaci, ma solo nei soggetti con meno di 70 anni.

E' noto che l'ipotiroidismo subclinico risulta associato a un aumento del rischio coronarico e di fibrillazione atriale [1,2].

Tuttavia il trattamento di questa condizione con levotiroxina è controverso.
In effetti una revisione Cochrane aveva concluso che non ci sono prove forti che la terapia con levotiroxina aumenti la sopravvivenza o riduca la mortalità cardiovascolare [3].
Recentemente però uno studio osservazionale spezza una lancia a favore del trattamento [4].
Si tratta di uno studio che ha valutato i dati dell'United Kingdom General Practitioner Research Database nel quale erano registrati 4735 soggetti con ipotiroidismo subclinico (valori di TSH compresi tra 5 e 10 mIU/L). Dopo un follow up mediano di circa 7 anni e mezzo si è visto che gli eventi ischemici cardiaci erano minori nei soggetti trattati rispetto ai non trattati in caso di età inferiore ai 70 anni (4,2% versus 6,6%; riduzione statisticamente significativa del rischio relativo del 39%).
Al contrario non vi era differenza tra trattati e non trattati per i soggetti con più di 70 anni (12,7% versus 10,7%).
In pratica, considerando i dati dello studio, si evita un evento cardiaco ischemico ogni 41 pazienti trattati per sette anni e mezzo.
 
Va considerato però che lo studio è di tipo osservazionale e, come è risaputo, possono essere presenti vari tipi di bias. In altre parole non essendoci stata una randomizzazione i due gruppi (trattati e non trattati) potrebbero non essere paragonabili.
Opportunamente pertanto gli autori, nelle loro conclusioni, auspicano un RCT con adeguata casistica per poter confermare (o eventualmente confutare) i loro risultati.

Che dire?
Per il momento ci sembra siano ancora valido quanto scrivemmo in una occasione precedente [3]:
1) trattare se il TSH supera il valore di 10 mIU/L oppure se vi è gozzo o elevati livelli di autoanticorpi
1) negli altri casi si può optare per un monitoraggio clinico e laboratoristico ogni 6-12 mesi, iniziando la terapia qualora comparissero segni di ipotiroidismo franco.

Renato Rossi

Bibiografia
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/newsall.asp?id=1123
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/newsall.asp?id=2331





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