Bifosfonati e cancro esofageo: nessuna associazione
Data:
Argomento: Medicina Clinica


Uno studio di tipo caso-controllo effettuato su due importanti database inglesi dimostra che non vi e’ alcuna associazione tra uso di bifosfonati per os e cancro esofageo e gastrointestinale.



L'uso cronico di bifosfonati per via orale puo’ essere gravato da effetti collaterali, seppur rari, a livello esofageo come per esempio reflusso gastro-esofageo, ulcere esofagee e stenosi esofagea .
Per questo motivo le schede tecniche dei rispettivi farmaci raccomandano l'assuzione a distanza dai pasti e il mantenimento della posizione eretta dopo l'assunzione.

Finora non era noto, pero’, se vi potesse essere una eventuale associazione tra uso cronico di bifosfonati per os e cancro esofageo, anche se una revisione su circa 3500 pazienti non aveva dimostrato alcun legame [1].

A colmare la lacuna arriva uno studio osservazionale di tipo caso-controllo effettuato nel Regno Unito. Lo studio ha analizzato i casi di cancro primario gastrointestinale registrati dal 1997 al 2011 in due database nazionali, il QResearch primary care database e il Clinical Practice Research Datalink (CPRD). Si tratta di poco meno di 40000 pazienti affetti da cancro del colonretto, di piu’ di 10000 soggetti con cancro esofageo e di piu’ di 6000 con cancro gastrico confrontati con cinque soggetti paragonabili per eta’, sesso e altre variabili.
Si e’ visto che l'assunzione di bifosfonati per os non risultava associata ad un aumento del rischio di cancro esofageo e gastrointestinale in entrambi i database.

Si tratta di una notizia confortante per due ragioni.
La prima e’ che l'analisi si basa su due importanti database e ha preso in esame un periodo proluntato di circa 14 anni e un campione molto numeroso.
La seconda e’ che i bifosfonati sono farmaci di uso comune che in futuro diventeranno probabilmente ancora piu’ prescritti stante le attuali raccomandazioni delle linee guida che ne prevedono un uso non solo in prevenzione secondaria delle fratture osteoporotiche ma anche in prevenzione primaria nei pazienti a rischio fratturativo elevato o molto elevato.


Renato Rossi

Bibliografia


2. Vinogradova Y et al. Exposure to bisphosphonates and risk of gastrointestinal cancers: series of nested case-control studies with QResearch and CPRD data.
BMJ 2013;346:f114







Questo Articolo proviene da Scienza e Professione - (Daniele Zamperini Medico)
http://www.scienzaeprofessione.it

L'URL per questa storia è:
http://www.scienzaeprofessione.it/modules.php?name=News&file=article&sid=934