Covid. Tentiamo di fare chiarezza sui numeri
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Argomento: Medicina Clinica



Inserito il 17 agosto 2020   
Covid. I numeri vanno interpretati


Ogni giorno siamo bombardati dai numeri di nuovi contagi, in aumento, che fanno dire ad alcuni esperti che è possibile una seconda ondata o peggio un nuovo lockdown. Lo stesso Ministro della Salute Speranza ha affermato che “un nuovo lockdown non è da escludere”, si legge sui media. 
In controtendenza il documento pubblicato da 10 esperti (Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti, Arnaldo Caruso, Massimo Clementi, Luciano Gattinoni, Donato Greco, Luca Lorini, Giorgio Palù, Giuseppe Remuzzi e Roberto Rigoli) che affermano che la emergenza sanitaria è clinicamente finita. 
Affermazioni non condivise da altri scienziati come Franco Locatelli, membro del Comitato tecnico scientifico e Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive del Sacco di Milano, la cui parola d’ordine resta ancora “cautela”. 

A queste dispute tra esperti siamo da tempo abituati. Certo cautela si, nessuno sostiene che la pandemia sia finita e il virus è sparito e le solite regole, distanziamento, mascherina nei luoghi chiusi e lavarsi spessissimo le mani, vanno mantenute. Si perché la pandemia prima o poi finirà, con o senza vaccino, come insegna la storia.

Ma il motivo di questo articolo è sottolineare la mancanza di una giusta e corretta informazione su come vengono comunicati i numeri dei contagi. Dire che ci sono stati X contagi non significa nulla. Sarebbe opportuno sapere il Ct (Cycle Threshold) cioè il numero di cicli di amplificazioni per avere un segnale fluorescente, ovvero la carica virale, normalmente sotto i 40 cicli. (1,2,3,4,5). Più cicli meno carica virale. Infatti, come afferma Remuzzi citando un articolo di Nature, sotto le 100.000 copie non c’è un "ragionevole" rischio di infettività. (6) Non solo ma occorrerebbe comunicare non solo il numero dei contagi ma anche il numero dei ricoverati, in terapia intensiva e non, il numero di coloro che sono in isolamento domiciliare e, importante, il numero dei morti con il relativo incremento, possibilmente su scala settimanale o meglio bisettimanale, altrimenti si crea solo allarmismo. Se osserviamo i morti per milioni di abitanti notiamo che la Svezia, paese che non ha fatto il lockdown ma ha adottato una campagna di sensibilizzazione sulle regole da rispettare, ha un numero di morti inferiore all’Italia, 572 contro i 586 dell’Italia (Fonte: www.worldometers.info/coronavirus/#countries ). 

Ovviamente si tratta di “esperimenti” diversi che ogni paese ha adottato e nessuno sa, ad ora, quale sia il modo migliore. Quindi serve chiarezza e una comunicazione efficace senza creare inutili allarmismi. Il Covid è un libro aperto con tante pagine bianche che attendono di essere scritte. Lo stesso CDC Americano ha aggiornato le raccomandazioni sull’isolamento e le precauzioni. (7) Il testo recita: La probabilità di ritrovare il virus in grado di replicare diminuisce anche dopo la comparsa dei sintomi. Per i pazienti con COVID-19 da lieve a moderato, il virus non è stato isolato dopo 10 giorni dall'insorgenza dei sintomi mentre è presente fino a 20 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi in persone con COVID-19 grave e immunocompromesse. 
Inoltre: Sebbene il virus non sia stato isolato 3 settimane dopo l'insorgenza dei sintomi, i pazienti guariti possono continuare a rilevare l'RNA, da tampone, di SARS-CoV-2 nei campioni delle vie respiratorie superiori per un massimo di 12 settimane. In altre parole noi con il tampone troviamo pezzi di RNA virale ma non sappiamo se infettivo o no.

Quindi per concludere mi aspetterei dallo Stato una comunicazione dei dati il più possibile completa e chiara.
Dai cittadini un maggior rispetto delle regole. I cittadini sono stati bravi durante il lockdown ora è il momento della responsabilità, quella responsabilità del rispetto delle regole come per esempio mettere il casco quando si va in moto, allacciarsi la cintura in macchina, non fumare nei luoghi chiusi. Impariamo a rispettare le regole e l’Italia ne uscirà a testa alta. Un secondo lockdown sarebbe disastroso.

Clementino Stefanetti
“Il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune” Alessandro Manzoni, I promessi sposi.

Bibliografia
1.Strong Inverse Correlation Between SARS-CoV-2 Infectivity and Cycle Threshold Value. https://tinyurl.com/y5486nmc

2.Viral RNA load as determined by cell culture as a management tool for discharge of SARS-CoV-2 patients from infectious disease wards. https://tinyurl.com/yyk5xmu2

3.A Narrative Systematic Review of the Clinical Utility of Cycle Threshold Values in the Context of COVID-19
Infect Dis Ther. 2020 Jul 28;1-14.

4.Predicting infectious SARS-CoV-2 from diagnostic samples
Clin Infect Dis. 2020 May 22;ciaa638 doi: 10.1093/cid/ciaa638

5.Interpreting Diagnostic Tests for SARS-CoV-2. JAMA. 2020 May 6

6.Virological assessment of hospitalized patients with COVID-2019. Nature volume 581, pages465–469(2020)

7.Duration of Isolation and Precautions for Adults with COVID-19
Updated Aug. 16, 2020 https://tinyurl.com/y3e3t3az







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