L'OPINIONE SU… Rivelazione di informazioni sulla salute
Data:
Argomento: Normative di interesse sanitario




Cosa faccio se il coniuge o un famigliare stretto di un paziente maggiorenne viene a chiedermi un certificato sulla salute di quest’ultimo? Posso rilasciarlo, sapendo che si tratta di un familiare, o devo chiedere autorizzazione all’ interessato?


In linea di principio, e’ assolutamente vietato rilasciare informazioni sulla salute di un paziente senza l’ esplicito consenso dell’ interessato. 

E questa nozione di base riguarda qualunque medico, sia pubblico, che convenzionato, che privato. 

Senza il consenso, va ribadito, il medico non e’ autorizzato a rivelare i problemi di salute di un paziente, nemmeno a parenti stretti. E’ capitato che le informazioni rilasciate senza consenso ai parenti stretti dell’ interessato vengano poi utilizzate a suo discapito in cause di separazione, divorzio, eredita’ o simili.

Naturalmente, come ben sappiamo, ogni regola generale presenta i suoi casi particolari:
- Per prima cosa dobbiamo sottolineare che si sta parlando di pazienti “normali”. Qualora si tratti di soggetti interdetti, ad esempio, il consenso deve essere rilasciato dal tutore.
- Se il paziente e’ minorenne, vale la richiesta di chi esercita la patria potesta’, generalmente i genitori del minore, o il tutore. 
Possono fare eccezione alcune rare situazioni, ad esempio nel caso di una minorenne che si sia rivolta al Giudice tutelare per l’interruzione di gravidanza. 

Trasmettere informazioni sulla salute del paziente potrebbe contemporaneamente 
1) violare la norma sulla Privacy (perseguibile dall’ interessato presso il Garante o per via giudiziaria) 
2) violare le norme deontologiche sul segreto professionale (perseguibile presso l’ Ordine) 
3) costituire violazione di segreto d’ ufficio (se il medico riveste ruolo di Pubblico Ufficiale, perseguibile per via giudiziaria).

Le conseguenze quindi potrebbero essere molto gravi.
E’ fondamentale percio’ che il medico sappia proteggersi. 

Tener presente: 
- Il consenso del paziente puo’ essere anche orale; 
- Puo’ essere utile farsi rilasciare un consenso scritto con l’ indicazione delle persone che sono autorizzate a ricevere informazioni
- Bisogna evitare la diffusione accidentale di informazioni riservate, per cui eventuali certificati o ricette o simili, se date a terzi delegati, devono essere in busta chiusa da un addetto che verifichi il destinatario della delega 
- Bisogna evitare che la segretaria lasci il computer aperto e incustodito.

L’ argomento e’ assai complesso, ne discuteremo i casi particolari in altre occasioni.

Daniele Zamperini






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