Le cattive azioni aiutano a sentirsi meglio?
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Argomento: Rilassarsi fuori dalla professione


Una delle solite ricerche pseudo-scientifiche effettuate per conto di una ditta privata e pubblicata su un quotidiano anglosassone, indicherebbe che compiere ogni tanto qualche trasgressione aiuta a superare lo stress e la depressione. Ma le critiche metodologiche non sono mancate.

Solo i buoni muoiono giovani, dice il vecchio adagio, e ora uno studio scientifico dà la conferma: quando ci si sente stanchi e stressati, non c'è niente di meglio che compiere qualche (blanda) cattiva azione per sentirsi subito meglio.
Abbuffarsi in un fast food, abbrutirsi davanti a un reality show o peggio ancora provare a flirtare con la compagna di un amico possono ridurre i livelli di stress, farci sentire più giovani e lasciarci un piacevole senso di maligna soddisfazione.

Una ricerca australiana, riportata dal Daily Mail, ha analizzato 1.045 persone, scoprendo che la gran parte di loro si sentiva effettivamente meglio (persino "più felici") nel compiere atti considerati borderline, nel camminare insomma, come si legge nello studio, sul 'wild side', il lato selvaggio della vita.
Il 59% di loro ha dimostrato una notevole riduzione dello stress, e il 57% si è detto più felice dopo aver trasgredito. Mentre il 56% ha affermato sentirsi più giovane e il 24% di sentirsi sano, e un notevole 38% ha affermato di aver bisogno di essere "cattivo" per far fronte alla attuale situazione economica mondiale di squallore e desolazione.
La ricerca ha inoltre constatato che ben il 40% degli uomini sono disposti ad essere "cattivi" per impressionare i membri del sesso opposto, rispetto a solo il 29% delle donne.
Gli uomini sono pronti anche a tradire un'amicizia: il 29% degli intervistati ha dichiarato di "non avere alcun problema" nel flirtare con la fidanzata di un amico, contro l'11% delle donne.
L'indagine, condotta da Weight Watchers per studiare l'atteggiamento delle persone rispetto alla "tentazione" di uno snack, ha alla fine stilato una sorta di decalogo delle cose "cattive" che si possono fare per sentirsi meglio.
Ecco l'elenco, con la percentuale degli intervistati che ha indicato la trasgressione preferita:
· Comprare qualcosa di inutile e costoso (43%);
· Saltare il lavoro dandosi malati (39%);
· Non pulire la casa (35%);
· Utilizzare internet sul posto di lavoro per motivi personali (34%);
· Mangiare ad un fast food (28%);
· Inventarsi una scusa per non andare in palestra (27%);
· Flirtare con il/la partner di un amico (20%);
· Saltare di soppiatto una coda (18%);
· Parcheggiare dove non si può (14%);
· Spendere i risparmi per i bambini (13%);
· Guardare un reality show (11%).
 
Commento:
La metodologia e l’ analisi statistica della pseudo-ricerca hanno destato critiche ed osservazioni negative: dalla casalinga che lamenta che in questo modo si incitano i cattivi comportamenti, al lettore che, con rigore matematico, rigira la frittata fornendo la sua “lettura” dei dati, per certi aspetti assolutamente condivisibile.

I risultati, infatti, possono essere letti in tutt’ altro modo:
analizzando le 1.045 persone, si e’ visto che il 41 % non si sentiva effettivamente meglio (nè "più felici") nel compiere atti considerati borderline, nel camminare sul lato selvaggio della vita.
Il 41% di loro non ha dimostrato alcuna riduzione dello stress, e il 43% non si è detto più felice dopo aver trasgredito.
Ben il  44% ha affermato di non sentirsi più giovane e addirittura il 76% di non sentirsi sano.
Il 68% ha affermato di non aver bisogno di essere "cattivo" per far fronte alla attuale situazione economica mondiale, ben il 60% degli uomini non sono disposti ad essere "cattivi" per impressionare i membri del sesso opposto, rispetto al 71% delle donne.
Gli uomini non sono tanto pronti a tradire un'amicizia: il 71% degli intervistati ha dichiarato di "avere problemi" nel flirtare con la fidanzata di un amico, contro l'89% delle donne.
Ed ecco il decalogo delle cose "cattive" che non si è disposti a fare per sentirsi meglio:
 -Comprare qualcosa di inutile e costoso (57%);
-Saltare il lavoro dandosi malati (61%); -Non pulire la casa (65%);
-Utilizzare internet sul posto di lavoro per motivi personali (66%);
-Mangiare ad un fast food (72%);
-Inventarsi una scusa per non andare in palestra (73%);
-Flirtare con il/la partner di un amico (80%);
-Saltare di soppiatto una coda (82%); •
-Parcheggiare dove non si può (86%);
-Spendere i risparmi per i bambini (87%);
-Guardare un reality show (81%).
 
Insomma, con le statistiche si puo’ dimostrare tutto e, talvolta, il contrario di tutto. E’ importante tenere alta la guardia contro i venditori di fumo.

Guido Zamperini


Fonte:
Paginemediche.it







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