Morte in culla: in parecchi casi la causa e' batterica
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Argomento: Medicina Clinica


La "morte in culla" o SIDS e' un dramma che colpisce in Italia circa 300 famiglie l' anno. Le ricerche stanno tuttavia restringendo il campo delle morti da causa ignota individuandone diverse cause. Le infezioni batteriche, secondo un recente studio, rivestono un ruolo importante.



In altre occasioni abbiamo parlato, su questa e altre testate, del problema della “morte in culla” (o SIDS), evento drammatico capace di sconvolgere la vita di incolpevoli genitori.
Benche’ il termine stia ad indicare un decesso senza motivo apparente, parecchi sono stati invece i meccanismi ipotizzati, e probabilmente l’ evento “morte in culla” andrebbe scomposto in sottogruppi aventi cause diverse.
E’ stato ipotizzato ad esempio un difetto di conduzione elettrica cardiaca, di un difetto costituzionale del midollo allungato, come pure disfunzioni respiratorie.
Gli studiosi hanno quindi consigliato tecniche di prevenzione che vanno dall’ uso del ciuccio, alla posizione supina, al divieto di fumo per i genitori.
I casi di SIDS in Italia sono stimati intorno ai 300 l’ anno.
 
Un recente studio britannico, pubblicato su Archives of Disease in Childhood ed effettuato su 132 morti improvvise (e apparentemente inspiegabili) di bambini nei primissimi mesi di vita avrebbe invece evidenziato un’ altra causa, potenzialmente prevenibile.
Una significativa quota di decessi, infatti, sarebbero stati causati da infezioni sostenute da due batteri, l'Escherichia Coli e lo Stafilococco aureo, germi estremamente comuni.
Quindi si aggiunge un altro importante tassello alle ricerche tendenti a ridurre o ad eliminare tali eventi.
Andranno studiati, ovviamente, i criteri e le precauzioni da adottare per individuare e prevenire in tempo le infezioni causate da tali germi, talvolta clinicamente paucisintomatiche o addirittura asintomatiche.

Pina Onotri






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