Patologia strana ma non rara: rottura di vescica da abuso di alcool
Data:
Argomento: Medicina Clinica


I chirurghi inglesi invitano a considerare l’ ipotesi di rottura della vescica nei soggetti che accusino coliche e dolori al basso ventre dopo abbondanti assunzioni di alcool

Bere alcol in abbondanza puo’  provocare la rottura della vescica. Questa patologia, abbastanza rara da noi, sembra invece abbastanza frequente nel Regno Unito, forse in relazione alle diverse abitudini circa l’ assunzione di alcool e la tipologia delle bevande da assumere.
I chirurghi del Pinderfields Hospital di Wakefield, in Inghilterra, asseriscono di vederne un buon numero di casi ma l’ aspetto che viene attualmente segnalato e’ il fatto che questo problema, da un po’ di tempo, sta coinvolgendo sempre di piu’ il sesso femminile.
Va considerato che in Inghilterra il tasso di donne che, per loro stessa ammissione, assume regolarmente alcool, si attesta all'86%, appena al di sotto di quel 91% registrato tra gli uomini. Tra i giovani di ultima generazione il divario appare perfino assente, con una uguale percentuale di bevitori tra ragazzi e ragazze. Il servizio sanitario nazionale inglese, spenderebbe,  per problemi alcol correlati, ben 3 miliardi di dollari l'anno con 28 mila ricoveri causati da dipendenza o avvelenamento da alcol e 22 mila morti premature.
Questa situazione ha portato i chirurghi dell’ ospedale inglese a riscontrare nell’ arco di un anno ben tre casi di rottura della vescica in soggetti femminili reduci da notti brave a base di alcool.
L’ appartenenza al sesso femminile, in cui tale patologia era finora inusuale, ha creato seri problemi diagnostici inducendo i sanitari a diagnosticare in prima battuta patologie del tutto diverse (infezioni urinarie o perfino appendicite acuta).
Il meccanismo patogenetico ipotizzato consisterebbe nel fatto che l’ assunzione di alcool puo’ inibire la sensibilita’ vescicole, e il soggetto (uomo o donna che sia) non avvertirebbe il bisogno di urinare, fino alla rottura della vescica.
DZ Fonte: ADN-Kronos







Questo Articolo proviene da Scienza e Professione - (Daniele Zamperini Medico)
http://www.scienzaeprofessione.it

L'URL per questa storia è:
http://www.scienzaeprofessione.it/modules.php?name=News&file=article&sid=46