Depressione e ictus: possibili correlazioni
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Argomento: Medicina Clinica


 Una revisione della lettaratura evidenzia l'associazione tra depressione e aumento del rischio di ictus, ma rimane da stabile se si tratta di un nesso causa-effetto.

I fattori di rischio per l'ictus sono noti: ipertensione, fibrillazione atriale, stenosi carotidea, etc. E' anche noto che la depressione è una condzione spesso associata ad un aumento del rischio di eventi cardiovascolari.

Ma vi è una associazione specifica tra depressione e ictus?
Una revisione sistematica della letteratura [1] ha cercato di rispondere a questa domanda. Gli autori hanno trovato 28 studi prospettici di coorte (oltre 317.000 pazienti) che sono stati seguiti per periodi variabili da 2 fino a ben 29 anni.
Si è visto che la presenza di depressione risultava associata ad un aumento del rischio di ictus del 45%. L'aumento era del 55% se si considerano solo gli ictus fatali.
Secondo i calcoli degli autori la depressione, negli USA, renderebbe conto di circa 106 ictus ogni 100.000 persone/anno.
 
Ma qual è il meccanismo con il quale la depressione potrebbe essere una causa di ictus?
In realtà non vi sono dati certi e le ipotesi possono essere molte. Per esempio nella depressione potrebbero essere accentuati i meccanismi protrombotici oppure potrebbe esserci uno stato di flogosi cronica che, come è noto, è un fattore importante nella genesi della trombosi.
 
Tuttavia va considerato gli studi analizzati dalla revisione presentano dei limiti. Per esempio in molti di essi la diagnosi di depressione si basava su quanto riferivano i pazienti, con tutti i limiti che questa metodologia comporta.
 
Rimane inoltre la domanda, classica, che sempre è d'obbligo quando studi osservazionali mostrano una relazione tra una qualsiasi condizione e una specifica patologia: la relazione è di tipo causa-effetto oppure la depressione non è altro che un semplice testimone di altre situazioni che sono la vera causa dell'ictus? Per esempio i pazienti depressi spesso presentano una serie di altri fattori di rischio cardiovascolare (sedentarietà, fumo, obesità, etc.).
D'altra parte è anche vero che un'altra revisione [2] suggerisce una forte associazione tra depressione e ictus. Quest'ultimo studio, avendo corretto i dati per i possibili fattori di confondimento, arriva a concludere che la depressione è un fattore di rischio indipendente da altri, inclusi ipertensione e diabete.
 
Rimane infine da stabilire se il trattamento (farmacologico e non) della depressione sia in grado di ridurre l'ictus.
 
In ogni caso per il medico pratico il messaggio è semplice: nel paziente depresso conviene sempre valutare con attenzione e trattare tutti i possibili fattori di rischio cardiovascolare eventualmente presenti.

Renato Rossi


Referenze
1. Pan A et al. Depression and risk of stroke morbidity and mortality: A meta-analysis and systematic review. JAMA 2011 Sep 21; 306:1241.
2. Dong JY et al. Depression and risk of stroke: a meta-analysis of prospective studies. Stroke 2012 Jan; 43:32-37.





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