Virus dell'epatite C: e’ possibile la trasmissione per via sessuale?
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Argomento: Medicina Clinica


Il rischio di trasmissione per via sessuale del virus dell'epatite C e’ possibile ma viene ritenuto molto basso.

Un uomo di 35 anni si presenta dal medico di famiglia, insieme con la moglie, con i risultati degli esami eseguiti per diventare donatore di sangue. Gli esami evidenziano una infezione da virus dell'epatite C (HCV), per il momento del tutto asintomatica e senza alterazioni degli indici di citolisi epatica.

Anche la moglie ha eseguito degli esami ematochimici per lo stesso motivo ed e’ negativa per HCV.
 
La coppia domanda al medico se sono necessari speciali accorgimenti, in particolare chiede se il virus possa trasmettersi con i rapporti sessuali.
 
E' noto che il virus dell'epatite C si trasmette principalmente con l'esposizione parenterale a sangue infetto. Questo puo’ verificarsi per esempio in soggetti che fanno uso di droghe iniettive adoperando la stessa siringa oppure per punture accidentali con aghi infetti, pericolo che riguarda soprattutto il personale sanitario. L'infezione puo’ avvenire anche con le trasfusioni di sangue infetto o con il trapianto di organi infetti (eventi oggi praticamente inesistenti, a meno di errori umani, grazie alle pratiche di screening effettuate sui donatori). E' possibile anche una infezione del neonato per esposizione perinatale.
E' stata descritta anche una trasmissione parenterale inapparente che puo’ verificarsi con l'uso in comune di strumenti come pettini, spazzolini da denti, forbici per tagliare le unghe, etc. Questa modalita’ puo’ verificarsi in soggetti che vivono a stretto contatto con un familiare infetto per cui si raccomanda un uso strettamente personale di questi strumenti.
Si e’ a lungo discusso se sia possibile anche una trasmissione per via sessuale. Oggi si ammette che questa possibilita’ esista, ma che il rischio sia molto basso, perlomeno nelle coppie eterosessuali monogame. Il rischio di trasmissione per via sessuale aumenta pero’ in chi ha numerosi partners sessuali e negli omosessuali maschi, soprattutto qualora coesista una infezione da HIV.
 
Poiche’ il rischio di trasmissione sessuale e’ basso in una coppia eterosessaule monogama non si consiglia generalmente l'uso del preservativo, che e’ invece raccomandato nel caso di omosessuali maschi (specie se coinfettati da HIV) oppure nei soggetti che hanno piu’ di un partner sessuale.

Renato Rossi

Bibliografia
1. Linee guida dei Centers for Disease Control and Prevention USA.
http://www.cdc.gov/std/treatment/2010/hepc.htm
2. Vandelli C et al. Lack of evidence of sexual transmission of hepatitis C among monogamous couples: results of a 10-year prospective follow-up study. Am J Gastroenterol. 2004 May;99:855-9.
3. Terrault NA et al. Sexual transmission of HCV among monogamous heterosexual couples: The HCV partners study. Hepatology. 2012 Nov 23. doi: 10.1002/hep.26164





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