Naltrexone e acamprosato sono i farmaci di prima scelta per la disintossicazione da abuso di alcolici.
I disordini correlati all’abuso di alcolici sono molto frequenti. Per questo è importante valutare quali siano le terapie farmacologiche più efficaci. A tal fine è stata effettuata una revisione sistematica della letteratura con successiva meta-analisi [1]. Sono stati presi in esame studi randomizzati della durata di almeno 12 settimane. L’endpoint primario considerato era il consumo i alcolici. Endpoint secondari erano: incidenti stradali, traumi, qualità di vita, mortalità e pericoli del trattamento. In tutto sono stati inclusi nell’analisi 118 studi per circa 21.000 partecipanti.
I farmaci che, in aggiunta al trattamento psicologico, si sono dimostrati efficaci sono stati il naltrexone (per os alla dose di 50 mg/die o per via iniettiva) e l’acamprosato. In particolare è sufficiente trattare 11 soggetti con acamprosato per evitare che uno di essi ritorni a bere e 18 con naltrexone per os. Per il naltrexone orale l’NNT è di 11 per evitare che una persona ritorni a un abuso di alcolici. Gli effetti avversi più frequenti dei farmaci erano di tipo gastrointestinale: diarrea per acamprosato, nausea e vomito per naltrexone.
Gli autori concludono che il trattamento di prima linea per l’abuso di alcolici si basa sul naltrexone per os e sull’acamprosato. Per la sindrome da astinenza da alcolici si usano le benzodiazepine e il sodio oxibato. Un farmaco spesso usato è anche il disulfiram che provoca nausea, vomito, vampate di calore, cefalea pulsante e tachicardia se il soggetto assume contemporaneamente alcolici (deve essere usato in pazienti selezionati, collaboranti e molto motivati; è controindicato in gravidanza e in soggetti con scompenso cardiaco).
Da sottolineare, però, che ogni terapia farmacologica dovrebbe essere prescritta in aggiunta a un intervento di tipo psicologico che esplori le motivazioni che portano un soggetto ad abusare degli alcolici. È necessaria anche una forte motivazione personale a smettere. Oltre alla psicoterapia individuale può risultare utile analizzare le relazioni familiari coinvolgendo il coniuge e gli altri familiari. Anche la psicoterapia di gruppo più aiutare il paziente ad affrontare il percorso per la disintossicazione.
Renato Rossi
Bibliografia
1. McPheeters M, O'Connor EA, Riley S, Kennedy SM, Voisin C, Kuznacic K, Coffey CP, Edlund MD, Bobashev G, Jonas DE. Pharmacotherapy for Alcohol Use Disorder: A Systematic Review and Meta-Analysis. JAMA. 2023 Nov 7;330(17):1653-1665. doi: 10.1001/jama.2023.19761. PMID: 37934220; PMCID: PMC10630900.
|