 Anche gli eredi della vittima di incidente stradale hanno diritto all'accesso agli atti, comprese le videoregistrazioni stradali (TAR Lazio n. 21164/2024)
I fatti: una donna, erede testamentaria di una vittima di incidente stradale, aveva presentato al Comune del luogo un'istanza di accesso a specifici documenti relativi al sistema di videosorveglianza comunale al fine di acquisire informazioni utili per chiarire le circostanze del sinistro e valutare le eventuali responsabilità. Tra i documenti richiesti figuravano:
Il Comune non aveva fornito risposta all'istanza, determinando un silenzio-diniego ai sensi dell'art. 25, comma 4, della legge n. 241/1990.
Il TAR Lazio invece ha accolto il ricorso riconoscendo il diritto di accesso ai documenti richiesti. Il Tribunale ha sottolineato che, in qualità di erede della vittima, la ricorrente possiede un interesse diretto, concreto e attuale all'ottenimento della documentazione, finalizzato alla tutela dei propri diritti in sede giudiziaria, come disciplinato dagli articoli 22 e seguenti della legge n. 241/1990.
L'accesso ai documenti relativi al sistema di videosorveglianza comunale e' quindi stato ritenuto legittimo, in quanto strumentale all'accertamento dei fatti e delle eventuali responsabilità connesse all'incidente mortale.
E' opportuno percio' che le amministrazioni valutino con attenzione le istanze di accesso agli atti, garantendo il diritto dei cittadini alla conoscenza e alla tutela dei propri interessi legittimi, tenendo conto anche che la mancata risposta o il diniego ingiustificato possono essere censurati in sede giudiziaria, con conseguente condanna dell'amministrazione all'esibizione dei documenti e al pagamento delle spese processuali.
Daniele Zamperini
| 
