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Inaspettati aspetti psiconeurologici dei Social Web Network
Pubblicato da dzamperini in data 18/01/2015 00:00
Pensieri e opinioni professionali
Il diffondersi dei web social network (Facebook Twitter ecc) e l'aumento del numero di persone coinvolte e del tempo dedicato, ha stimolato varie ricerche sulle ricadute psicologiche e sociali del fenomeno.(1,2)



Alcuni studi hanno fornito risultati sorprendenti che necessitano di approfondimenti. Una recente ricerca aveva dimostrato che la numerosità e la complessità' della rete dei contatti sociali reali è correlata con le dimensioni della amigdala, e che questa stessa area è correlata anche alle dimensioni ed alla complessità dei contatti che l'individuo mantiene nella rete dei web social network. (3)
 Tuttavia una ulteriore ricerca ha sorprendentemente rilevato che esistono aree cerebrali il cui sviluppo è specificatamente correlato alla rete di relazioni virtuali.
Si tratterebbe della solco temporale destro, del giro temporale medio sinistro e della corteccia entorinale.
Lo studio si basa su un disegno cross- sezionale e quindi non è in grado di stabilire se lo sviluppo di queste aree favorisca l'instaurarsi di ampie reti virtuali o se al contrario sia la intensa attività di rete virtuale a sviluppare queste aree cerebrali..(4)
Questi dati preliminari potrebbero, se confermati, portare a conseguenze imprevedibili: quali significati potrebbe avere specie nelle giovani età una iperfunzione delle aree cerebrali dedicate alle reti virtuali a scapito delle aree dedicate ai contatti reali?

Un altro ambito di grande interesse e con imprevedibili sviluppi è quello della analisi della personalità mediante i web social network ed in particolare attraverso Twitter. Molto scalpore e severe critiche ha suscitato la creazione di un sito, twitterpsych.com, che utilizzando le categorie del Big-Five ( strumento di analisi dei tratti di personalità) offre un profilo di personalità di tutti gli utilizzatori di Twitter che abbiano inviato un numero sufficiente di tweet da consentire una analisi computerizzata del linguaggio.
Alcune ricerche più serie hanno presentato un metodo di analisi dei dati contenuti in Twitter per costruire un attendibile profilo della personalità di chi scrive tweet.(5)
Una interessante ricerca dell’ italiano Celli dimostra che è possibile tra gli utilizzatori di Twitter individure coloro che hanno importanti tratti nevrotici in quanto tendono ad inviare un maggior numero di tweet e costruiscono reti ridondanti e ricorsive di contatti e messaggi . Al contrario gli utilizzatori con personalità equilibrata sono più concisi nei messaggi e costruiscono reti più lineari e meno ricorsive.(6)
Un limite di questi e di altri studi tuttavia è che essi fanno riferimento al Big Five che è una classificazione di personalità per certi aspetti utile ma senz'altro riduttiva.

Conclusioni
Lo sviluppo delle reti sociali basate sul web ha prodotto radicali cambiamenti e introdotto importanti modifiche nei nostri atteggiamenti e nei nostri comportamenti.
Il web è uno strumento con enormi ed inquietanti potenzialità in ambito neuro-psicologico e psichiatrico. Vi sono studi di grande interesse che fanno luce su alcuni nuovi scenari ipotizzabili. È indispensabile che la comunità scientifica internazionale promuova serie ed approfondite ricerche in questo importantissimo settore, per evitare ancora una volta di trovarci nella spiacevole veste dell’ apprendista stregone che evoca forze inarrestabili che inevitabilmente finiranno per schiacciarlo.

 Riccardo De Gobbi

Bibliografia
1. Teti A.: PsychoTech Il punto di non ritorno Springer-Verlag Ed. 2011 Milano
2. Carr N.: Internet ci rende stupidi? Raffaello Cortina Ed. 2011 Milano
3. Bickart, K. C., Wright, C. I. et Al.: Amygdala volume and social network size in humans. Nat. Neurosci. 14, 163–164. 2011
4. Kanai R., Bahrami B et Al.: On line social network size is reflected in human brain structure Proc.R.Soc.B. doi:10.1098/rspb.2011
5. Golbeck J., Robles C., et Al.: Predicting Personality from Twitter IEEE International Conference on Social Computing 2011
6. Celli F., Rossi L.: The Role of Emotional Stability in Twitter Conversations. Proceedings of the 13th Conference of the European Chapter of the Association for Computational Linguistics, 2012

http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=6202
 
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