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Relazione tra vitamina A e rischio di frattura: una meta-analisi
Pubblicato da dzamperini in data 03/02/2015 00:00
Medicina Clinica Le fratture osteoporotiche significative causano morbilità e mortalità e rappresentano un problema di salute pubblica. Precedenti reports sulla relazione tra introito di vitamina A o retinolo sierico e rischio di frattura sono poco significativi.
La vitamina A comprende la vitamina A1 (retinolo) e la vitamina A2 (deidroretinolo). I carotenoidi provitamina A (principalmente il beta-carotene) possono essere convertiti nel corpo a vitamina A.

Gli autori di questa metanalisi di studi prospettici, ricercatori dell’Istituto ortopedico dell’Università di Zhejiang (Cina), hanno ricercato e selezionato soltanto studi prospettici sui principali database bibliografici (Medline ed Embase) per valutare gli effetti della vitamina A (o del retinolo o del beta-carotene, ma non dei metaboliti della vitamina A) sul rischio di fratture dell'anca e totali.
Sono stati raccolti i dati con una meta-analisi a effetti casuali con rischio relativo aggiustato (adj.RR) e il 95% di intervallo di confidenza (IC). Sono stati inclusi otto studi sull’introito di vitamina A (o retinolo o beta-carotene) (283.390 partecipanti) e quattro studi prospettici sul livello sierico di retinolo (8.725 partecipanti).

Risultati:
Un elevato introito di vitamina A e di retinolo incrementa il rischio di frattura dell’anca, il valore di adj.RRs (95% IC) è di 1.29 (1.07, 1.57) e di 1.40 (1.03, 1.91), mentre l'assunzione di beta-carotene non aumenta il rischio di frattura dell'anca, con adj.RRs (95% IC) di 0.82 (0.59, 1.14).
Sia un livello alto sia un livello basso di retinolo nel sangue aumenta il rischio di frattura dell'anca, l’adj.RRs (95% IC) è 1.87 (1.31, 2.65) e 1.56 (1.09 , 2.22).
Il rischio di frattura totale non differisce in maniera significativa per il livello di assunzione di vitamina A (o di retinolo), né per il livello di retinolo sierico. La metanalisi dose-risposta ha mostrato invece una relazione a U tra il livello di retinolo sierico e il rischio di frattura dell'anca.

Discussione e conclusioni:

Gli autori concludono che la loro metanalisi suggerisce che il livello di retinolo nel sangue è un'arma a doppio taglio per il rischio di frattura dell'anca.
Per evitare il rischio di frattura dell'anca causata dal livello troppo basso o troppo alto di concentrazione di retinolo, quindi, essi suggeriscono che, per il rischio di frattura, l'assunzione di beta- carotene (una provitamina A), che deriva soprattutto da cibi vegetali, e deve essere convertito in retinolo nel sangue (processo regolato da un meccanismo di feedback), possa essere preferibile al retinolo che deriva dalle carni (pesce, fegato, pollame, latticini) che viene assorbito direttamente nel sangue dopo l'assunzione.

Secondo i ricercatori, il motivo potrebbe essere che il retinolo derivato dalla carne è assorbito direttamente nel sangue; uno dei prodotti bioattivi del retinolo è l’acido retinoico che stimola la formazione di osteoclasti ed inibisce l’attività degli osteoblasti. Pertanto, alte dosi di retinolo potrebbero aumentare il rischio di frattura d’anca. A differenza del retinolo che è assorbito direttamente nel sangue, il beta-carotene è una delle provitamine A e viene convertita a beta-apo-carotenoide e a retinoidi nel corpo, e il processo è aggiustato dagli enzimi, pertanto, se la concentrazione di retinoidi nel sangue è sufficiente per il metabolismo, il processo di conversione viene soppresso da un meccanismo di feed-back. Potrebbe essere questo il motivo per cui alti livelli di assunzione di beta-carotene non aumentano il rischio di frattura dell’anca, mentre alti livelli di retinolo sì.

Fonte:

The Relationship Between Vitamin A and Risk of Fracture: Meta-Analysis of Prospective Studies. Wu AM. J Bone Miner Res. 2014 Apr 2.doi: 10.1002/jbmr.2237

Commento di Patrizia Iaccarino

Ancora un altro motivo, quindi, dopo la prevenzione del cancro al seno, per sconsigliare l’assunzione di proteine animali. L’uomo è destinato a diventare vegetariano?
 
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