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Il ruolo fondamentale degli Intermediari dell' Informazione
Pubblicato da dzamperini in data 03/06/2013 00:00
Archivio storico
 In un recente convegno ho sentito ribadire con forza la necessita' che, per il proprio aggiornamento, il medico sappia utilizzare al meglio i servizi resi dagli "intermediari dell' informazione", da coloro, cioe', che rendono sintetiche e praticamente utilizzabili l' enorme massa di pubblicazioni e informazioni prodotta dalla ricerca scientifica. Attualmente i mezzi informatici rendono piu' agevole il reperimento delle singole informazioni, ma non sono ancora in atto mezzi che ne possano favorire l' uso "aggregato". probabilmente succedera' entro breve tempo.
Sull' argomento ho ripescato un mio vecchio articolo che, malgrado l' eta', l' evoluzione dei mezzi informatici e delle norme sulla formazione, mi sembra concettualmente ancora del tutto attuale.
Daniele Zamperini


AGGIORNAMENTO DEL MEDICO
La Medicina si evolve molto rapidamente, e l' evoluzione dei mezzi di comunicazione permette di diffondere in tempi rapidissimi una mole di informazioni e di studi impensabile fino a pochi anni fa.
E’ stato calcolato, studiando gli articoli pubblicati su “Medline”  che per la sola ipertensione siano stati pubblicati in un anno piu’ di 3000 articoli (lo 0,9% del totale per complessive 54 pagine al giorno per 365 giorni l’anno).
Questo dato pone ovviamente un problema: e' impossibile che un medico, se si eccettui forse il superspecialista dedicato ristretto settore, possa aggiornarsi su materiale tanto vasto. Soprattutto se, come e' per il medico di famiglia, questi debba seguire l’evoluzione scientifica in tutti i settori in modo da mantenere un livello di aggiornamento adeguato.
Molto si parla di "formazione" ma occorre che essa comprenda una "informazione" adeguata in estensione e in profondita'. Questa informazione viene ottenuta generalmente con "mezzi surrogati": libri; riviste che riportano articoli, recensioni, riassunti ed estratti; convegni, conferenze, lezioni didattiche. I motivi dell' uso di questi mezzi surrogati sono evidenti.
 
QUANTO TEMPO?
Il tempo richiesto al medico di famiglia per l' aggiornamento (in base all' articolato della Convenzione in corso di approvazione) e' di "almeno 40 ore l' anno". Ovviamente pero' l' aggiornamento non puo' fermarsi a questi valori ma deve essere integrato da altre fonti: letture spontanee, conferenze, convegni, messaggi delle Aziende Farmaceutiche. Possiamo stabilire percio' realisticamente una media teorica di un’ora al giorno per 250 giorni lavorativi l’anno. E’ del resto abbastanza difficile immaginare che un medico di famiglia occupato dalla mattina alla sera in compiti ambulatoriali ed extra ambulatoriali trovi piu’ di un’ora di tempo per l’aggiornamento professionale.
Un’ora di tempo puo’ essere assimilata alla lettura veloce di circa 50 pagine in madrelingua; la comprensione del testo letto normalmente una sola volta e’ pero’ pari o inferiore al 30% di cio’ che si legge per un totale quindi di circa 15 pagine effettive. Una lettura piu’ approfondita con contemporanea comprensione del testo e memorizzazione dei concetti fondamentali e’ quindi calcolabile in  circa 15-20 pagine al giorno. Questo volume di aggiornamento deve comprendere tutti i diversi settori di interesse del medico.
 
COME FACILITARE L’APPRENDIMENTO?
E’ necessario, considerando i dati esposti sopra, organizzare l’aggiornamento in modo da facilitare e da rendere piu’ veloce e semplice possibile l’assimilazione dei dati fondamentali. Da cio’ deriva:
-         Necessita’ che l’aggiornamento venga effettuato mediante testi opportunamente tradotti in madrelingua. La lettura diretta di testi in lingua diversa ne rallenta ovviamente di molto la possibilita’ di lettura e l’estensione.
-          Necessita' di perfezionare delle tecniche idonee a ridurre il volume delle letture e a concentrare i dati fondamentali per l' apprendimento.

Una eccessiva concentrazione di informazioni e' pero' controproducente dato che il cervello, pur con le migliori tecniche, non riesce ad assimilare la totalita' delle informazioni.

Le tecniche piu' semplici consistono in:

a) Preselezione degli articoli da leggere integralmente.
Utilita': E’ normale che nella stessa materia numerosi articoli non siano tutti di uguale interesse per i medici di famiglia; la preselezione permette di eliminare letture inutili. 
Problemi : se effettuata dal medico stesso puo’ comportare: 1) impossibilita’ di valutazione a priori dell’importanza dell’articolo 2) rischio di eliminare, in base ad erronea comprensione del titolo, la lettura di articoli importanti. 3) rischio di leggere ugualmente, per lo stesso motivo, articoli che poi risultino inutili.

b) Lettura dei soli estratti.

Utilita': Gli estratti permettono un notevole risparmio di tempo, allorche' correttamente espressi, in quanto  riassumono in poche righe cio’ che l’articolo esprime in diverse pagine, eliminando le parti "di minor interesse" (concetto assai ambiguo e di difficile valutazione).
Problemi: 1) lettura puo' rimanere ridondante per lettura di estratti inutili. 2) lettura acritica di opinioni differenti senza reale possibilita’ di valutare l’effettivo peso delle diverse opinioni in quanto la mancata esposizione estesa non lo permette.

c) Riepilogo scritto o verbale su un complesso di studi attinenti ad una materia comune.

Utilita': permettono di riepilogare in un tempo ristretto una grande mole di lavori.
Problemi: sono rappresentati essenzialmente dalla qualita’ e affidabilita’ di coloro che effettuano i riepiloghi.
 
MODELLI PER MIGLIORARE L' INFORMAZIONE
Sono spesso molto usate le tecniche "miste", che comprendano cioe' due o piu' sistemi sopradetti, integrati tra loro. La piu' diffusa e' il misto a + b : vengono cioe’ prima preselezionati gli articoli ritenuti importanti; di questi poi vengono letti i soli estratti. Vengono pero' amplificati, con questo metodo, i problemi attinenti la criteriologia per la preselezione, che viene spesso effettuata "ad occhio".
Il sistema "c" (quello degli articoli riepilogativi o delle conferenze illustrative) presenta il vantaggio di riassumere in poco spazio una gran mole di letteratura, ma presenta pure il problema di doversi affidare a persone di assoluta autonomia e obiettivita’, e la necessita' di poter verificare gli elementi di base che siano stati presi in considerazione.

La preselezione, momento fondamentale:
Sarebbe utile che, nella presentazione del materiale d' aggiornamento venissero presi in considerazione e opportunamente segnalati alcuni parametri  fondamentali:
1)         l' argomento (clinico, istologico, statistico ecc.) in modo da permettere la lettura dei settori che piu’ interessano.
2)         L' attinenza (medicina generale, specialistica, ultraspecialistica).
3)         L' importanza (generico, importante, importantissimo, fondamentale).
Una volta effettuata questa selezione il medico puo' agevolmente muoversi e scegliere cio’ che ritiene piu’ attinente. Si presenta pero' il rischio che si vengano ad assumere inavvertitamente opinioni preconcette: infatti se la preselezione viene effettuata da terze persone, ci si viene ad adeguare all’opinione e all’indirizzo dottrinario di costoro; del resto effettuare da soli la selezione delle letture comporta una grossa mole di lavoro e la perdita del risparmio di tempo.

Una minoranza di medici predilige l’aggiornamento alle fonti, leggendo articoli in lingua originale dalle principali riviste internazionali o da databank informatici (Medline).
Questo tipo di aggiornamento fornisce informazioni approfondite ma necessariamente parziali, a "macchia di leopardo" per i motivi che abbiamo esposto sopra. Consente pero' a questi professionisti di fungere da “intermediari dell’informazione” contribuendo alla diffusione, previo riassunto , recensione o commento, delle nozioni cosi' apprese.
Emerge cosi', da quanto detto, la figura dell' "intermediario dell' informazione", di importanza fondamentale per le attivita' di selezione, classificazione, elaborazione e, in definitiva, per la "validazione" del materiale proposto.
Molte sono le figure professionali che svolgono tale attivita': giornalisti scientifici, medici universitari od ospedalieri, perfino gli informatori farmaceutici, mentre minoritaria appare la figura del medico di famiglia. E' importante invece che il MdF esca dal suo isolamento culturale ed entri a far parte a pieno titolo della complessa rete della cultura medica. La figura dell' " Animatore di Formazione"  costituisce un passo importante su questa strada.
 
MA ALLORA QUAL’E’ LO STRUMENTO MIGLIORE PER L’AGGIORNAMENTO DEL MEDICO?

Innanzitutto le riviste: se serie e ben organizzate, distribuite con giusta frequenza e non infercite di notizie inutili e propagandistiche che ne abbassino il livello informativo, sono in grado di fornire quell' aggiornamento di massima indirizzato a 360 gradi, con possibilita' di eventuali approfondimenti successivi. E' importante pero' che la selezione degli argomenti rispecchi effettivamente le necessita' del target: nelle riviste indirizzate ai medici di famiglia sarebbe importante che alla redazione partecipino sempre rappresentanti esperti della categoria.

Analogo informatico delle riviste sono i bollettini di aggiornamento, spesso amatoriali che diventano sempre piu' frequenti su Internet e che stanno conquistando, per l' immediatezza della comunicazione, una platea sempre piu' vasta.

Poi si torna, paradossalmente, allo strumento principe, ora spesso snobbato, che e' il libro di testo.
In effetti il libro di testo risponde alla maggior parte dei criteri richiesti: gli autori sono necessariamente persone di spicco e di provata competenza; viene riassunto, forma critica e analitica, lo stato dell' arte sui diversi argomenti della medicina; riassume ampi settori in uno spazio relativamente breve.
Soddisfa quindi contemporaneamente i criteri di attendibilita’, di precisione e (purtroppo non sempre) di concisione.
Il vero problema e' costituito essenzialmente dal ritardo con cui le recenti acquisizioni vengono riportate sui libri, e il costo elevato, in conseguenza anche della necessita' di acquistare continui aggiornamenti. Come nel caso delle riviste e' prevedibile pero' che nel breve periodo la diffusione dell’informatica possa ovviare a tali difetti. I testi cominciano infatti ad essere diffusi in formato elettronico, con possibilita' di ricerche piu semplici e rapide dei vari argomenti; e' inoltre prevedibile che gli aggiornamenti dei testi possano in un prossimo futuro esser messi a disposizione direttamente “in rete” e scaricati (probabilmente a pagamento) dagli interessati che poi potrebbero provvedere alla stampa in proprio, con un costo molto piu' ridotto. Tale tecnica consentirebbe un aggiornamento rapido, continuo ed efficiente nei vari settori.

Nell' attesa dello sviluppo di queste metodiche, il sistema di aggiornamento piu’ pratico e attuabile per il medico di famiglia rimane tuttavia quello che esso istintivamente ha adottato da un lungo periodo: lettura di qualche libro (possibilmente scritto con "taglio" adatto alla Medicina Generale) alternata con riviste espressamente dedicate, possibilmente in madrelingua,  in cui articolisti "validati" espongono sinteticamente le novita’ di certi settori.
Molte riviste, assai opportunamente, integrano il materiale con estratti, riferimenti, aneddoti, brevi riepiloghi di argomenti magari non nuovi ma importanti da ricordare.

Nulla di nuovo quindi sotto il sole, ma necessita’ per il futuro di adeguare, integrare e perfezionare al meglio, sfruttando le novita' offerte dalla tecnologia, il meccanismo dell’aggiornamento e dell’informazione. 
 
Daniele Zamperini, 8/6/2000
 
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