Antivirali per la mononucleosi
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Argomento: Medicina Clinica




Una revisione della letteratura ha valutato l'efficacia degli antivirali nel trattamento della mononucleosi acuta.


Com'è risaputo la mononucleosi è una malattia infettiva dovuta al virus di Epstein-Barr e colpisce in prevalenza adolescenti e adulti giovani.

Di solito è sufficiente un trattamento sintomatico, tuttavia vi sono casi che possono avere un decorso prolungato e raramente si possono avere complicanze (rottura della milza, piastrinopenia, meningite, etc.).

Non esiste al momento un trattamento etiologico specifico, per questo motivo è stato ipotizzato che alcuni agenti antivirali possano essere utili, soprattutto nei casi più impegnativi (per esempio in soggetti immunodepressi).

Una revisione sistematica ha passato in rassegna la letteratura alla ricerca di studi clinici randomizzati e controllati in cui gli antivirali erano stati paragonati al placebo o a nessun trattamento.
E' stato possibile ritrovare sette RCT per un totale di 333 partecipanti.
In tre studi erano arruolati pazienti ospedalizzati, in due studi si trattava di pazienti ambulatoriali, in altri due studi non era chiaro quale fosse la tipologia di soggetti reclutati.

Gli agenti antivirali somministrati erano l'aciclovir, il valaciclovir e il valomaciclovir.

In tutti gli studi esaminati il rischio di distorsioni è stato ritenuto elevato oppure non era ben determinabile e la qualità delle evidenze derivanti dalla revisione è stata giudicata bassa dagli autori.

In generale si è evidenziato che l'uso degli antivirali nella mononucleosi acuta portava ad un accorciamento del tempo di guarigione in media di circa 5 giorni e della persistenza della linfoadenopatia di 9 giorni.

Gli autori, comunque, ritengono che l'importanza clinica di questi risultati sia incerta a causa della qualità degli studi esaminati.

Inoltre la presenza di effetti avversi associata al trattamento non era riportata in modo ottimale e in alcuni studi non era possibile sapere se un determinato evento fosse dovuto alla terapia oppure alla malattia stessa.

Insomma, la revisione lascia ancora aperta la domanda se nella mononucleosi acuta si debbano o meno usare gli antivirali.

Due note a margine ci sembrano utili: 

1) negli studi esaminati erano arruolati pazienti immunocompetenti

2) la letteratura è ancora scarna tanto è vero che la popolazione arruolata nei sette studi era appena di 333 soggetti.

Per il momento e in attesa di ulteriori studi ci sembra di poter concludere che nei soggetti immunocompetenti di norma la terapia della mononucleosi possa essere solo sintomatica. 

Gli antivirali potrebbero essere prescritti nelle forme più impegnative e nei soggetti immunocompromessi.



Renato Rossi



Bibiografia

De Paor M et al. Antiviral agents for infectious mononucleosis (glandular fever). Cochrane Database Syst Rev. 2016 Dec 8;12:CD011487. 







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