Visita ginecologica periodica: utile, inutile, dannosa?
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Argomento: Medicina Clinica


 


Dopo un'ampia revisione della letteratura la United States Preventive Services Task Force ha concluso che non ci sono evidenze per determinare benefici e rischi della visita ginecologica periodica in donne asintomatiche non gravide.


La visita ginecologica periodica, effettuata al di fuori di indicazioni specifiche (sintomi ginecologici, gravidanza), è una pratica attuata da decenni e generalmente consigliata.

Tuttavia, in realtà, le linee guida internazionali non sono tutte concordi.

Per esempio l'American College of Physicians (ACP), dopo aver sottolineato che non vi sono evidenze di efficacia a favore di questa pratica, consiglia di non effettuare l'esame ginecologico periodico nelle donne adulte asintomatiche non gravide [1].

Di parere opposto sono le linee guida dell'American Congress of Obstetricians and Gynecologists (ACOG). Anche in questo caso si ammette la mancanza di evidenze ma il parere del panel di esperti è di raccomandare ugualmente la pratica della visita ginecologica annuale [2].

Infine la Well-Woman Task Force raccomanda che la decisione se effettuare la visita ginecologica sia presa in accordo con la paziente stessa [3].

Arriva ora una revisione della letteratura effettuata dalla United States Preventive Services Task Force (USPSTF) [4]. 
Dopo un'ampia analisi della letteratura la Task Force americana conclude che non ci sono, al momento attuale, prove sufficienti per valutare i rischi e i benefici della visita ginecologica periodica in donne adulte asintomatiche non in stato di gravidanza.
La USPSTF sottolinea però che queste conclusioni non riguardano alcune specifiche condizioni per la quali è raccomandato lo screening ginecologico: screeing del cancro cervicale, screening per infezioni genitali da clamidia e gonorrea.

Di nostro sottolineamo (anche se dovrebbe essere ovvio) che le conclusioni della USPSTF riguardano donne non gravide asintomatiche. Una visita ginecologica diventa indispensabile di fronte a sintomi certi o sospetti di patologie ginecologiche.

Nello stesso numero di JAMA vengono pubblicati due editoriali di commento.

Nel primo [5] editoriale gli autori si dicono non sorpresi dalle conclusioni della revisione, considerando che anche altre pratiche che prevedono una visita medica periodica non sono mai state adeguatamente valutate con studi rigorosi circa la loro efficacia. Tuttavia ricordano che la visita ginecologica può essere molto imbarazzante per la donna, spesso fastidiosa e non di rado dolorosa. Inoltre riguarda una sfera molto delicata come quella sessuale, per cui molte donne vivono l'esperienza come estremamente invasiva.

Il secondo editoriale [6], dopo aver ricordato le conclusioni diverse delle linee guida citate all'inizio di questa pillola, sottolinea che lo screening ginecologico effettuato con visite periodiche può comportare anche dei falsi positivi, con stress e ansia della donna, indagini e talora interventi invasivi non necessari.

Entrambi gli editoriali concludono con la raccomandazione di effettuare la visita ginecologica periodica solo dopo adeguata informazione della donna circa le incertezze esistenti sui benefici e sui rischi e previa decisione condivisa.

Una chiusa che condividiamo del tutto. Rimane un problema di non facile soluzione che sempre si presenta quando avvertiamo un paziente che di una determinata pratica medica non possiamo determinare con sicurezza se è utile e quali possano essere, invece, i rischi.

E' facile immaginare quale potrà essere lo stato d'animo di una donna alla quale il medico ha appena detto che non sa se effettuare una visita ginecologica periodica, pur essendo la pratica attuata da decenni, sia utile oppure non lo sia o possa anche essere, in certi casi, dannosa per falsi positivi e sovratrattamenti. 

Per un medico è sempre difficile ammettere la propria ignoranza. Per il paziente venire a sapere che il medico "non sa" può essere devastante. Ma esiste una via diversa?



Renato Rossi



Bibliografia

1. Qaseem A et al. Clinical Guidelines Committee of the American College of Physicians. Screening pelvic examination in adult women: a clinical practice guideline from the American College of Physicians. Ann Intern Med. 2014;161:67-72.

2. Committee on Gynecologic Practice. Committee opinion No. 534: well-woman visit. Obstet Gynecol. 2012;120:421-424. 

3. Conry JA et al. Well-Woman Task Force: components of the well-woman visit. Obstet Gynecol. 2015; 126:697-701.

4. US Preventive Services Task Force. Screening for Gynecologic Conditions With Pelvic ExaminationUS Preventive Services Task Force Recommendation Statement. JAMA. 2017;317:947-953. 

5. McNicholas C et al. Is It Time to Abandon the Routine Pelvic Examination in Asymptomatic Nonpregnant Women? JAMA. 2017;317:910-911. 

6. Sawaya GF.Sceening Pelvic ExaminationsThe Emperor’s New Clothes, Now in 3 Sizes?
JAMA Intern Med. Pubblicato online il 7 marzo 2017. 







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