Antipertensivi: meglio prima di dormire
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Argomento: Medicina Clinica




 Uno studio dimostra che è preferibile assumere gli antipertesivi alla sera prima di coricarsi.


 Come si è visto in una pillola precedente [1] i pazienti ipertesi che hanno valori tensivi elevati notturni (non dipper) corrono un rischio di eventi cardiovascolari superiore a quello dei soggetti nei quali la pressione arteriosa si riduce di notte (dipper).

Da qui l'ipotesi che sia preferibile somministrare gli antipertensivi alla sera, prima di coricarsi (bedtime).

Questa ipotesi viene ora confermata dal Hygia Chronotherapy Trial in cui poco più di 19.000 soggetti ipertesi sono stati randomizzati ad assumere gli antipertensivi alla mattina oppure alla sera prima di andare a letto [2].
Tutti i partecipanti avevano ricevuto una diagnosi di ipertensione tramite il monitoraggio ambulatoriale di 48 ore (ABPM), mentre i farmaci antipertensivi erano scelti dai medici curanti.
Il follow up è stato in media di 6,3 anni.

Si è evidenziato che l'assunzione serale riduce il rischio di eventi cardiovascolari del 45%.
In particolare la riduzione era del 56% per i decessi cardiovascolari, del 34% per l'infarto miocardico, del 40% per le rivascolarizzazioni coronariche, del 42% per l'insufficienza cardiaca e del 49% per l'ictus. In tutti i casi la riduzione raggiungeva la significatività statistica.
Gli effetti avversi non differivano tra i due gruppi.

L'analisi dei dati ha dimostrato che i benefici dell'assunzione "bedtime" riguarda tutte le classi di antipertensivi, ma è maggiore per gli aceinibitori e gli antagonisti recettoriali dell'angiotensina (ARB). Questo si può spiegare con il fatto che il sistema renina-aniotensina esplica la sua attività maggiore durante le prime ore del mattino e l'aldosterone ha un picco massimo di secrezione prima del risveglio.

Che dire?

Lo studio è in aperto (manca quindi la cecità) tuttavia è di tipo randomizzato, i risultati sono stati aggiustati per molti fattori di confondimento (età, sesso, presenza di diabete, fumo, profilo lipidico, etc.), il numero dei soggetti arruolati è considerevole e la durata del follow-up adeguata a valutare outcomes clinici rilevanti. Inoltre é stato effettuato in un contesto di cure primarie.

Si tratta quindi di uno studio molto importante che dimostra come una pratica di semplice attuazione (ottimizzazione dell'orario di somministrazione dei farmaci) porti a benefici clinici rilevanti per pazienti.


Renato Rossi


Bibliografia

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7157

2. Hermida RC et al. Bedtime hypertension treatment improves cardiovascular risck reduction: the Hygia Chronotherapy Trial. Eur Heart Journal. Pubblicato online il 22 ottobre 2019.







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