Il laboratorio: opportunità e limiti (2)
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Argomento: Medicina Clinica


Il secondo di una serie di articoli che esaminano le criticità e le opportunità offerte dagli esami di laboratorio.In questa seconda pillola sugli esami di laboratorio esamineremo l'aspetto legato alla probabilità di ottenere un risultato anomalo.
La pillola precedente si può consultare qui:
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5647



La probabilità di un risultato anomalo

La probabilità di ottenere risultati anomali quando si richiede una serie di esami di laboratorio aumenta quanti più esami si richiedono.
Per esempio si è visto che se si chiede una batteria di 3 esami in 100 soggetti si avrà un risultato anomalo in circa il 15% dei casi. Se però il numero di test richiesti passa a 10 la probabilità di un risultato anomalo sale al 40% circa.
Ne deriva che tanti più esami si chiedono tanto più elevata sarà la probabilità di imbattersi in risultati anomali, senza che questo significhi automaticamente risultati indicativi di malattia.

Il corollario pratico a questa osservazione è semplice: in generale gli esami di laboratorio andrebbero richiesti secondo criteri razionali, di fronte a sospetti motivati di una specifica patologia.
Al contrario la richiesta di batterie di esami senza che vi sia una motivazione clinica convincente comporta il rischio elevato di imbattersi in quelli che attualmente vengono definiti "incidentalomi".

Gli "incidentalomi" (patologie o masse riscontrate accidentalmente in corso di esami diagnostici senza che siano stati specificatamente ricercati)  implicano, a loro volta, la richiesta di ulteriori esami di approfondimento, con varie conseguenze.


Anzitutto si hanno conseguenze di tipo economico.
E' noto che negli ultimi decenni la spesa per i servizi sanitari ha avuto un andamento esponenziale: in un sistema a risorse necessariamente limitate un loro uso improprio comporta conseguenze facilmente intuibili (riduzione di servizi essenziali per mancanza di fondi, allungamento delle liste di attesa, etc.).
Ma non vanno trascurate le conseguenze psicologiche sia a carico del paziente che del medico: entrambi, comprensibilmente, di fronte ad un risultato anomalo, vorranno essere certi di non correre rischi non diagnosticando una malattia potenzialmente grave.

Renato Rossi





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