Nuova crociata contro i medici "iperprescrittori": denunciati oltre 500 medici lombardi

pallino_rosso.gif (167 byte)Basta, essere il capro espiatorio dei deficit della sanita'!!pallino_rosso.gif (167 byte)

E' iniziata con grande clamore l' ennesima crociata contro i medici di famiglia "iperprescrittori", quei medici, cioe', che hanno prescritto farmaci per una somma superiore alla media della Regione. 
Ci vengono in mente episodi analoghi del passato, con denunce di un gran numero di medici, accusati di ogni nefandezza prescrittiva, concluse poi con la condanna di qualche singolo furbastro. La classica montagna che partorisce il topolino. Ma per gli altri, quelli innocenti e sottoposti alla gogna mediatica, come si potra' riparare il danno, economico e morale, inferto dallo stesso Stato che essi servivano?
L' aspetto piu' grave consiste nel fatto che i dati di base delle denunce sono stati sottoposti ad una verifica esclusivamente statistica, anche se operata con strumenti perfezionati; poi, a seguito dei risultati di tale elaborazione, la valutazione di merito dei vari casi non e' stata sottoposta alla decisione di organismi professionali ed aziendali, ma direttamente alla Corte dei Conti, che sull' appropriatezza delle prescrizioni mediche certamente non ha titolo ne' esperienza. 
Concordiamo, ovviamente, sul fatto che i disonesti vadano sanzionati. Non e' possibile pero' tacciare di disonesta' intere folle sulla base di generici elementi matematici o per asserite "inappropriatezze" tutte da verificare.  
La denuncia "all' ingrosso", quindi, appare francamente strumentale, tesa piuttosto ad intimidire i prescrittori. 
Se questa intimidazione funzionera', il livello dell' assistenza ai cittadini scendera' certamente, perche' si vedranno negare, per timore, anche prescrizioni necessarie. Se si considera poi che l' eventuale diminuzione delle prescrizioni (cosi' ottenuta) abbassera' ulteriormente la media di riferimento, si capisce come si tratti di un meccanismo perverso tendente a comprimere indefinitamente la spesa sanitaria, a tutto danno dei cittadini. 
E' necessaria una risposta "forte", che pur rinunciando alla difesa dei singoli disonesti, possa ridare dignita' e tranquillita' a chi opera in scienza e coscienza.

Sull' argomento:
Lettera aperta congiunta dei maggiori sindacati medici (Federazione Medici, FIMMG, SUMAI) all' Assessore;

L' analisi di Maurizio Bruni, Segretario Regionale UNAMEF Lombardia (aderente a Fed. Medici)
DZ (13/3/2006)