Molti medici, che hanno ricevuto in questo periodo la lettera dell’ ONAOSI che richiede il pagamento delle quote arretrate per gli anni 2003-2006, chiedono come doversi comportare verso questa richiesta, che avvertono come palesemente vessatoria, e che si riteneva risolta dopo il clamore che se ne fece nel 2006.
Abbiamo raccolto una serie di consigli operativi in merito
Daniele Zamperini
Si ricordera’ il clamore sorto allorche’ il contributo all’ Ente venne esteso a tutti i sanitari.
Abbiamo pubblicato in questo sito una vibrata protesta, ed una esauriente spiegazione dei motivi per cui questo contributo obbligatorio dovesse essere eliminato. I fatti poi ci diedero ragione.
In seguito alle proteste generali e alle dure posizioni degli Ordini (
http://www.scienzaeprofessione.it/dura_posizione_ordini_onaosi.htm ) la faccenda passo’ attraverso la Corte Costituzionale che sanci’ l’ illegittimita’ della procedura con cui l’ ONAOSI stabiliva autonomamente l’ entita’ e l’ applicazione del tributo (ma non del tributo in se’ e per se’).
La questione poi passo’ alla Commissione Affari Sociali della Camera che presento’ un emendamento alla Finanziaria 2007 che ridimensionava drasticamente la faccenda (v. sotto).
La Fondazione ha poi sospeso il recupero delle somme da riscuotere per gli anni precedeti ma recentemente, su espresso invito del Ministero dell’ Economia, ha inviato una serie di lettere in cui si richiedono i pagamenti arretrati del 2006, soprattutto allo scopo di interrompere la prescrizione quinquennale del debito.
Lo stesso Presidente dell’ Ente ha inviato una lettera agli Ordini in cui spiegava che l’ ONAOSI stessa sta trattando a livello politico per porre fine alla questione. In effetti una serie di contenziosi giudiziari costerebbe cifre superiori a quanto ipoteticamente l’ Ente potrebbe ottenere.
Cosa fare?
- Per prima cosa ricordare che la lettera raccomandata non e’ un atto esecutivo ma ha solo la veste di “richiesta bonaria”. Non occorre rispondere o dar seguito in alcun modo (salvo, volendo, inviare una diffida come espresso in seguito).
- Qualora l’ ONAOSI proseguisse nelle sue richieste tramite emissione di RAV o di cartella esattoriale, poiche’ questa se non pagata costituisce titolo esecutivo e permetterebbe all’ Ente di effettuare un’ esecuzione forzata, perfino con sequestro di beni del debitore, occorrera’ rivolgersi ad un legale di fiducia per fare opposizione presso il giudice di pace.
- Chi avesse gia’ pagato e volesse richiedere la restituzione delle somme versate, dovra’ ugualmente rivolgersi al Tribunale; occorre dire che la giurisprudenza in materia e’ ancora abbastanza incerta.
Chi, rientrando nel caso 1 (avendo ricevuto la Raccomandata) volesse comunque far qualcosa per maggiore tranquillita’, puo’:
- Inviare all’ Ente una diffida mediante raccomandata R/R
NON SPEDIRE ALLA CASELLA PEC TRAMITE UN ACCOUNT “NORMALE” PERCHE’ LA CASELLA PEC RICEVE SOLO POSTA INVIATA TRAMITE PEC.
- Chi non avesse ancora la PEC puo’ inviare alla casella normale
contenzioso@onaosi.it , tenendo pero’ presente che non ha lo stesso valore legale.
- Il numero di fax del settore Contenzioso, per chi volesse usare questo mezzo, e’ 075.5001110 .
Si possono trovare in rete varie versioni della diffida. Ne abbiamo estrapolato un testo che riportiamo sotto:
Spett.le
O.N.A.O.S.I.
Opera Nazionale Assistenza
Orfani Sanitari Italiani
Via Ruggero D’Andreotto n. 18
06124 PERUGIA
Via fax: 075/5058404 - 5055527
......................, lì novembre 2011
Oggetto: richiesta di pagamento annualità contributiva 2006
Il/la sottoscritto/a Dott./Dott.ssa................................................ residente in con la presente respinge la richiesta di pagamento in oggetto in quanto, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 190 del 2007, nonche’ di varie sentenze della Magistratura, è infondata e illegittima.
Si diffida quindi la Fondazione dall’iscrivere a ruolo il credito asseritamente vantato, in quanto indebito.
Distinti saluti.
Per chi volesse approfondire, si vedano anche
http://www.scienzaeprofessione.it/perche_abolire_onaosi.htm
http://www.scienzaeprofessione.it/in_chiusura_ONAOSI.htm
(Naturalmente ciascuno puo' adottare anche soluzioni diverse da queste, che rispecchiano solo il nostro parere).
Daniele Zamperini