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Quando anche i figli possono avere la pensione di reversibilita'
Pubblicato da dzamperini in data 27/01/2024 00:00
Normative di interesse sanitario



La pensione di reversibilità puo’ spettare anche ai figli, se minori e non autonomi (perché impegnati nello studio, o inabili al lavoro) con dei limiti previsti dalla legge


La pensione di reversibilità è una prestazione economica che lo Stato riserva (a domanda) ai familiari di un pensionato defunto. E’ una forma di tutela previdenziale tesa alla garanzia di quelle minime condizioni economiche e sociali che consentono l'effettivo godimento dei diritti civili, con trattamento preferenziale a favore del lavoratore. 

Tra i soggetti beneficiari della stessa, oltre ai figli naturali,  ci sono anche i figli, a certe condizioni.

Alcune categorie: i figli adottivi e affiliati riconosciuti legalmente o giudizialmente dichiarati, non riconoscibili ai sensi degli articoli 279, 580 e 594 del codice civile, nati da precedente matrimonio dell'altro coniuge, quelli riconosciuti legalmente dal coniuge del deceduto, i minori regolarmente affidati a norma di legge.

I requisiti: alla data della morte del pensionato devono essere minori, inabili di qualunque età, o studenti entro il 21° anno di età o il 26° se universitari e a carico del defunto.

Possono rientrare nel diritto anche i nipoti che alla data di morte del nonno o della nonna erano a carico del defunto.
Non rileva il fatto che ci fosse stato un affidamento formale. 

Che significa “essere a carico?”
Le condizioni che permettono di considerare il superstite a carico del defunto sono la non autosufficienza economica e il mantenimento abituale.
Quest'ultimo può desumersi dal comportamento che il defunto teneva concretamente nei confronti delsoggetto mantenuto. Su requisito della convivenza sorgono spesso controversie che giungono in Cassazione.

Daniele Zamperini
 
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