La Cassazione, chiamata a concludere la vicenda, ha a sua volta annullato la sentenza di appello, ed ha ritenuto esistente un concorso di colpa tra la struttura, che si era avvalsa di un medico imperito, e lo stesso professionista che aveva omesso di approfondire le analisi e di fornire una diagnosi corretta.
La causa veniva quindi riinviata alla Corte d’ Appello con l’ espresso vincolo di attenersi ai dettati delle Sezioni Unite e della stessa sentenza qui riportata.
Daniele Zamperini