Responsabile: 
Daniele Zamperini 
O.M. Roma 19738 -
O. d. G. Lazio e Molise 073422  
daniele.zamperini@gmail.com
 
 
I Principi di questo sito 
Ordine_medici_padova.gif (3418 byte)
Patrocinato da O.M. della Provincia di Padova
Scienza e Professione
Portale Telematico di informazione scientifica e professionale



Mezzo secolo di professione Medica.

Medicina, Biologia, Psicologia, Normativa e Scienze Varie: tutto cio' che fa cultura - Sito Gratuito - Gestore Daniele Zamperini - P.IVA: 01743690586

Modules
· Home
· Archivio Generale
· Ultimi Articoli per Argomento
· Utilità scaricabili
· FAQ - Cosa faccio se...?
· Cerca in Archivio
· Archivio Cronologico
· Web Links
· Amministrazione


 
E' accertato: le persone piu' intelligenti vivono piu' a lungo
Pubblicato da dzamperini in data 25/03/2018 00:00
Medicina Clinica

 Lo dimostra con molti interessanti particolari un importante studio su una corte di oltre 65.000 bambine e bambini scozzesi. 


La associazione tra il livello di intelligenza (misurato con il Q.I.) durante infanzia ed adolescenza e la longevità è stata osservata da molti studi: vanno citati in particolari gli studi che hanno correlato la associazione intelligenza longevità a fortunate configurazioni genetiche (1) e quelli che hanno dimostrato invece la correlazione con fattori socio-economici ed educazionali (2,3). 

 Recentemente sono stati pubblicati i dati di uno studio effettuato da ricercatori di Edimburgo e di Oxford su oltre 65.000 bambine e bambini scozzesi nati nel 1936, valutati con test psicometrici, e seguiti per 68 anni, fino al 2015, registrando ed esaminando le date e le cause di morte. (4)
Più precisamente i ricercatori hanno valutato questi soggetti all'età di 11 anni, testando la loro intelligenza mediante il Q.I.; sono quindi stati seguiti per 68 anni, ovvero fino a 79 anni di età, e ne sono state registrate le cause di morte, che si è verificata nel 50% circa degli individui.

I dati raccolti dimostrano che le bambine ed i bambini scozzesi più intelligenti sono vissuti più a lungo e sono morti meno frequentemente di cardiopatia ischemica , ictus , malattie respiratorie, malattie dell'apparato digerente, demenza, incidenti ed infortuni e per ben 15 tipi di cancro, gran parte dei quali fumo correlati.
 Un dato di grande interesse è che dalla analisi dei dati sembrerebbe esservi un effetto protettivo tanto più pronunciato quanto più elevato è il sottogruppo di Q.I. al quale appartengono i bambini scozzesi; una illuminante trasposizione grafica dei dati traccia un diagramma analogo a quello di soggetti esposti a noti fattori di rischio: in questi l'aumento della esposizione al fattore di rischio aumenta la probabilità di manifestarsi di eventi avversi, nel nostro studio la diminuzione del Q.I. aumenta la probabilità di morte per varie cause.
I dati raccolti confermano la importanza delle abitudini di vita ed il ruolo fortemente nocivo del fumo, così come confermano l'importanza di fattori socio-economici, culturali, educazionali, che verosimilmente giocano un ruolo importante nello stile di vita, nelle capacità di riconoscere i vari fattori di rischio e di reagire alle difficoltà della vita.


Conclusioni 

La correlazione tra i valori del Q.I. e lo stato di salute degli individui è stata dimostrata in diversi paesi occidentali da vari studi.(5,6).
Questo studio tuttavia riveste particolare importanza perché è stato effettuato su una imponente coorte di persone ( oltre 65 mila, di cui il 48% donne)seguiti per ben 68 anni.(4)
 I dati potrebbero non essere meccanicamente confermati in altri contesti socio-economici e culturali, ma non lasciano adito a dubbi.
 L'intelligenza delle persone, misurata mediante Q.I. è un fattore determinante per la sopravvivenza : chi è più intelligente vive più a lungo e probabilmente meglio. Rimane aperto il problema del ruolo della genetica e dell'ambiente socio-culturale tanto nello sviluppo della intelligenza che nello stato di salute. 
È molto probabile che geni, ambiente e cultura interagiscano per tutta la nostra vita, e che con l'imprevedibile Caso, siano i veri artefici di quella ineffabile entità che alcuni chiamano Destino.


 Riccardo De Gobbi

1)Arden R, Luciano M, Deary IJ, et al. The association between intelligence and lifespan is mostly genetic. Int J Epidemiol 2016;357:178-85. doi:10.1093/ije/dyv112 pmid:26213105

2) Lager A, Bremberg S, Vågerö D. The association of early IQ and education with mortality:65 year longitudinal study in Malmö, Sweden. BMJ 2009;357:b5282. doi:10.1136/bmj.
b5282 pmid:20008007.

3) Link BG, Phelan JC, Miech R, Westin EL. The resources that matter: fundamental social causes of health disparities and the challenge of intelligence. J Health Soc Behav 2008;357:72-91. doi:10.1177/002214650804900106 pmid:18418986.


4) Calvin CM, Batty GD, Der G, et al. Childhood intelligence in relation to major causes of death in 68 year follow-up: prospective population study. BMJ 2017;357:j2708.

5) Calvin CM, Deary IJ, Fenton C, et al. Intelligence in youth and all-cause-mortality:systematic review with meta-analysis. Int J Epidemiol 2011;357:626-44. doi:10.1093/ije/
dyq190 pmid:21037248.

6) Hemmingsson T, Melin B, Allebeck P, Lundberg I. Cognitive ability in adolescence and mortality in middle age: a prospective life course study. J Epidemiol Community Health
2009;357:697-702. doi:10.1136/jech.2008.079160 pmid:19574248.

 
Links Correlati
· Inoltre Medicina Clinica
· News by dzamperini


Articolo più letto relativo a Medicina Clinica:
Quando ripetere una colonscopia, se negativa?



Valuta Articolo
Punteggio Medio: 0
Voti: 0

Per favore, prenditi qualche secondo e vota questo articolo:

Eccellente
Molto buono
Buono
Nella media
Pessimo



Opzioni

 Pagina Stampabile Pagina Stampabile



Argomenti Associati

Medicina Clinica

Sito gestito e diretto da Daniele Zamperini, Roma, Medico e Giornalista-Pubblicista - Ultima modifica strutturale della pagina: 30/09/2012 - I singoli articoli riportano la data della loro pubblicazione
All logos and trademarks in this site are property of their respective owner. The comments are property of their posters, all the rest © 2005 by me.
You can syndicate our news using the file backend.php or ultramode.txt
PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.41 Secondi