Una metanalisi a rete ha valutato l’efficacia della terapia farmacologica nel trattamento dei sintomi neuropsichiatrici dei pazienti con demenza.
I pazienti affetti da demenza più o meno avanzata spesso presentano sintomi neuropsichiatrici come allucinazioni, deliri, depressione, stati ansiosi, agitazione o aggressività, inversione del ritmo sonno-veglia, deficit della memoria e dell’attenzione. Si tratta di sintomi talora gravi e persistenti che peggiorano in modo importante la qualità di vita sia del paziente sia di chi si prende cura di lui. In questi casi si deve ricorrere a una terapia farmacologica basata su sedativi e neurolettici. Ma quali sono i farmaci più efficaci in questi casi?
Per stabilirlo è stata effettuata una metanalisi a rete di studi randomizzati e controllati farmaco contro farmaco o farmaco contro placebo [1]. In tutto sono stati ritrovati 59 studi per quasi 16.000 pazienti. I farmaci usati negli studi erano antipsicotici, antidepressivi e nootropi (farmaci proposti per migliorare le funzioni cognitive cerebrali come la memoria e l’attenzione). Circa la metà dei pazienti era affetta da demenza lieve o moderata. Gli autori hanno valutato che il rischio di distorsione era basso solo nel 27% degli studi esaminati.
Risperidone e galantamina si sono dimostrati più efficaci del placebo nel migliorare i sintomi neuropsichiatrici in generale. Sull’aggressività si sono dimostrati più efficaci del placebo l’aripiprazolo, il risperidone, il valproato, l’olanzapina e la memantina. Per i sintomi psicotici si è dimostrato efficace il donezepil, ma sono risultati utili anche l’alloperidolo, l’aripiprazolo e il risperidone. La sospensione del farmaco per effetti collaterali si è verificata con olanzapina, valproato, galantamina, rivastigmina, risperidone e donezepil.
In conclusione possiamo dire che gli studi su questo argomento non sono molti e spesso di qualità non ottimale. Comunque sulla base di questa metanalisi è possibile scegliere il trattamento più appropriato secondo i sintomi presentati dal paziente. Per gli autori il risperidone è probabilmente il farmaco che presenta l’opzione migliore, perlomeno per il trattamento a breve termine.
Renato Rossi
Bibliografia
1.Huang YY, Teng T, Giovane CD, Wang RZ, Suckling J, Shen XN, Chen SD, Huang SY, Kuo K, Cai WJ, Chen KL, Feng L, Zhang C, Liu CY, Li CB, Zhao QH, Dong Q, Zhou XY, Yu JT. Pharmacological treatment of neuropsychiatric symptoms of dementia: a network meta-analysis. Age Ageing. 2023 Jun 1;52(6):afad091. doi: 10.1093/ageing/afad091. PMID: 37381843.
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