Un ampio studio di coorte suggerisce che l’uso di antidiabetici non insulinici durante la gravidanza non è associato ad un aumento del rischio di gravi malformazioni congenite.
Gli autori di questo ampio studio di coorte sono partiti dalla domanda se gli antidiabetici di tipo non insulinico siano pericolosi quando usati durante la gravidanza. A tal fine sono state valutate oltre 50.000 donne in gravidanza affette da diabete di tipo 2 in cui erano stati usati sulfoniluree, DPP-4 inibitori, GLP-1 agonisti, SGLT 2 inibitori. È stato analizzato l’uso di questi farmaci rispetto all’insulina. Questo paragone si è reso necessario perché negli anni la prescrizione di farmaci non insulinici durante la gravidanza è aumentato rispetto al passato. L’analisi dei dati si è protratta fino a che i figli nati da queste gravidanze arrivavano a un anno d’età.
I dati emersi dallo studio sono rassicuranti perché non si è evidenziato un aumento di gravi malformazioni congenite associate all’uso di antidiabetici non insulinici rispetto al rischio conferito da un diabete di tipo 2 che richieda una terapia di seconda linea. Tuttavia gli autori sottolineano che le stime derivanti dalla loro analisi sono imprecise per cui sono necessari ulteriori studi per confermare questi dati. Un monitoraggio continuo permetterà di arrivare a conclusioni più robuste man mano che verranno raccolti altri dati.
In conclusione. nel caso di una paziente gravida affetta da diabete di tipo 2 che richieda un trattamento con farmaci non insulinici, pur con tutte le cautele del caso, possiamo ragionevolmente confidare che non si esporrà il bambino a un maggior rischio di gravi malformazioni congenite.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Cesta CE et al. Safety of GLP-1 Receptor Agonists and Other Second-Line Antidiabetics in Early Pregnancy. JAMA Intern Med. 2023 Dec 11:e236663. doi: 10.1001/jamainternmed.2023.6663. Epub ahead of print. PMID: 38079178; PMCID: PMC10714281.
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