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Utilita' ed effetti collaterali dell' Aloe Vera
Pubblicato da dzamperini in data 02/01/2013 00:00
Medicina Clinica In questo articolo vengono riportati concetti recenti, ed esaminate alcune interazioni con farmaci dell'aloe vera.

L’Aloe Vera è una pianta cactus-simile che contiene dozzine di composti attivi. Esiste in due forme: un gel e un lattice, sebbene un estratto omogeneizzato contenga costituenti di entrambe le forme.
L’Aloe Vera gel contiene mono e polisaccaridi, aminoacidi, steroli, tannini, enzimi, vitamine e minerali mentre la forma lattice contiene antrachinoni. Sono compresi alcuni glicosidi, resine e aloesine. Entrambi hanno potenziali utilizzi medici. Il gel può inibire la sintesi del trombossano A2 attraverso la inibizione della ciclossigenasi, dando luogo ad effetti antipiastrinici ed antinfiammatori simili a quelli dell’aspirina. E’ spesso usata per trattare il diabete o per la guarigione delle ferite, comprese le ustioni. Gli antrachinoni che si trovano nella Aloe Vera in forma di lattice vengono scissi nel colon in forma di antroni, che favoriscono la secrezione di muco, fluidi ed elettroliti nel colon, nonché la peristalsi. Inoltre, l’Aloe Vera favorisce la perdita di potassio dalle cellule, il che può portare a paralisi dei muscoli intestinali, nonché a potenziali deficienze elettrolitiche.
La forma lattice può essere usata per trattare psoriasi, stitichezza, malattie infiammatorie intestinali. I prodotti a base di Aloe possono essere ingeriti per via orale o applicati localmente secondo l’uso.

Effetti avversi cardiovascolari: Ipokaliemia (C)

Interazioni farmacologiche: aumentato rischio di sanguinamento con sevoflurano (C), in combinazione con farmaci antitrombotici dovuto all’effetto antiaggregante piastrinico (E), e al warfarin dovuto all’effetto dovuto alle alterazioni della flora intestinale, indotte-da-diarrea, che influenzano la produzione di vitamina K (E); tossicità da digossina secondaria alla ipokaliemia (E); aumentato rischio di ipokaliemia con i diuretici (E).

Per studiare gli effetti antinfiammatori del gel a base di Aloe vera, Vazquez e coll. hanno valutato l’edema indotto-da-carragenina, la migrazione di neutrofili nella cavità peritoneale, e l’analisi in vitro della produzione di prostaglandine in ratti maschi Wistar. Gli estratti di Aloe hanno impedito l’edema indotto-da-carragenina nella zampa posteriore, con una estensione simile a quella della indometacina e del desametazone. In modo simile, l’Aloe vera gel è parso esercitare una riduzione dose-dipendente della migrazione dei neutrofili, paragonabile a quella del desametazone e della indometacina ad alte dosi. L’analisi in vitro della produzione di prostaglandine è stata realizzata con l’incubazione delle vescicole seminali (RSV). L’estratto acquoso di Aloe vera ha ridotto la produzione di PGE2 del 48% rispetto al 63% di riduzione osservato con l’indometacina (p<0.05 rispetto ai controlli per entrambi).
Gli autori concludono che questa riduzione è secondaria alla inibizione della ciclossigenasi. Sebbene non sia stato misurato in questa analisi, il trombossano è un altro metabolita dell’acido arachidonico attraverso l’enzima ciclossigenasi ed un potenziale attivatore piastrinico. Dato che l’Aloe vera aveva mostrato di ridurre la prduzione di PGE2, può ridurre anche la produzione di trombossano e, quindi, possiede anche attività antipiastrinica. Questo era il razionale dato da Lee e coll. nel loro report di complicanze emorragiche associato all’uso di sevoflurano e di Aloe vera in un paziente chirurgico ed è possibile che si verifichi quando combinato a farmaci antitrombotici.
Patrizia Iaccarino
Bibliografia
1. Vázquez B, Avila G, Segura D, Escalante B. Antiinflammatory activity of extracts from Aloe vera gel.J Ethnopharmacol. 1996;55(1):69–75.
2. Key Articles Related to Complementary and Alternative Medicine in Cardiovascular Disease: Part 2
Sheryl L. Chow. Pharmacotherapy 2011;31(10):208e–277e

 
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